Ammanchi Start: sdegno dell’ex CdA Antonini
Replicano in modo deciso i membri dell’ex Consiglio di Amministrazione di Start Spa presieduto da Alessandro Antonini sulla vicenda degli ammanchi nelle casse della società di trasporti.
Replicano in modo deciso i membri dell’ex Consiglio di Amministrazione di Start Spa presieduto da Alessandro Antonini sulla vicenda degli ammanchi nelle casse della società di trasporti.
Sono accusate di aver percosso una donna per non aver pagato l’eroina. Ieri il Gip ha confermato il carcere, ma le due indagate negano ogni addebito. I legali difensori chiedono i domiciliari.
Un uomo di 65 anni, ascolano, stava rispondendo alle domande del suo avvocato, di fronte al giudice Marco Bartoli. Crolla a terra dopo un malore improvviso. Udienza rinviata a settembre.
Il legale di S.D, rumeno di 31 anni, ha chiesto il rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica. Il giudice ha dato parere positivo e il prossimo 10 giugno ci sarà il giuramento del perito.
Il Gip ha convalidato la misura cautelare in carcere. Pesantissime le accuse: resistenza a pubblico ufficiale, lesioni, minacce aggravate, porto di oggetti atti ad offendere e tentato omicidio plurimo.
Sami Katani, 32 anni, è stato arrestato lo scorso 20 maggio dalla Polizia di San Benedetto. Nella sua abitazione gli agenti hanno rinvenuto 12 grammi di eroina, un bilancino, contanti, un cellulare e una confezione di mannitolo.
2 marocchini condannati a 10 e a 5 anni di carcere per aver violentato, nel 2010, una loro connazionale. L'ex compagno della vittima, uno degli imputati, potrebbe essere già morto da tempo in un incidente stradale.
Oggi la testimonianza di otto persone, tra cui due militari dell'Arma ed un funzionario della questura. Il 10 giugno i risultati della perizia che stabilirà da quale arma partì il colpo mortale.
Accusato di detenzione e spaccio di quasi un chilo di hashish, patteggia la pena a 2 anni e 8 mesi e viene rimesso in libertà. La droga venne fiutata da "Dasto", il cane antidroga della squadra Cinofili della Questura di Ancona.
Perquisita la sua abitazione di Colli del Tronto. Gli agenti trovano le chiavi di una Fiat Panda, rubata e con le targhe contraffatte. Convalidati gli arresti domiciliari
Colti in flagranza di reato per aver rubato rame, in un impianto fotovoltaico di San Severino Marche, per un valore di 55 mila euro. venerdì mattina l’udienza di convalida. Il Gip conferma gli arresti.
Indagato per ricettazione di 2 cellulari e detenzione di materiale pedopornografico, S.L., 53 anni di San Benedetto del Tronto, è stato condannato a pagare anche una multa di 2400 euro.
Il Giudice ha rigettato la richiesta degli arresti domiciliari. L’uomo, accusato di violenze sessuali nei confronti di una quindicenne, figlia di un suo amico di famiglia, rimane in carcere.
Entro 60 giorni, il tecnico presenterà una nuova perizia balistica per stabilire da quale arma partì il proiettile che uccise il 22enne albanese durante in un conflitto a fuoco con due Carabinieri, l'otto maggio del 2009.
Arrestato venerdì scorso dalla Squadra Mobile, l'indagato è stato sentito dal Gip. Ammette lievi avances e di averle inviato centinaia di sms. Il legale difensore chiede gli arresti domiciliari.
Un uomo di 30 anni, di Belgrado ma residente a Spinetoli, aveva accumulato un debito di 4 mila euro con due pusher albanesi. Entrambi sono stati condannati a 8 e 9 anni di reclusione per sequestro di persona, rapina ed estorsione.
Ciolan Mircea, romeno di 32 anni, è stato, però, assolto dall'accusa di tentato omicidio. Infastidì la sorella di un suo connazionale durante una cena. Durante la lite tirò fuori un coltello a serramanico
Alcuni di nazionalità albanese ed altri residenti in varie zone d’Italia, tra cui Ascoli Piceno, Napoli e Pesaro, sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti.
Condannato, inoltre, al pagamento delle spese processuali, all’interdizione dai pubblici uffici e alla perdita della patria potestà sulla figlia. La sentenza inflitta dal Tribunale di Ascoli ad un uomo di 50 anni, della provincia di Pesaro
Alfredo Ranelli, avrebbe subito pesanti minacce da un agguerrito animalista ascolano, suo conoscente. La lite sarebbe scoppiata perché Ranelli non avrebbe rivolto le giuste attenzioni al suo cane. L'udienza è stata rinviata al 17 gennaio del 2014.