ASCOLI PICENO – Presso le sale espositive del Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, fino a domenica 19 giugno prosegue la mostra pittorica dell’artista internazionale Maxs Felinfer, un evento di assoluto valore culturale.
Dal 1968 ad oggi Maxs Felinfer ha esposto in Argentina, Uruguay, Brasile, U.S.A., Olanda, Germania, Austria, Ungheria, Spagna, Malta e Italia; inoltre ha realizzato diversi spettacoli e manifestazioni con la partecipazione di più discipline artistiche conforme ai principi che danno origine al movimento SEBLIE creato dal pittore nel 1969. In conformità con detti principi, l’artista prende contatto anche con la scultura, la cinematografia, la fotografia artistica, il disegno animato, il teatro, la danza.
Le opere esposte a Palazzo dei Capitani appartengono alla serie Passatofuturo, serie pittorica che, dopo essere stata presentata a Madrid, in Germania e a Malta, l’artista ha scelto di mostrare ad Ascoli Piceno.
Alcune opere sono corredate da poesie di Patricia Monica Vena, ispirate dai lavori di Felinfer.
L’opera esposta confluisce da un’esperienza accumulata grazie alle intuizioni di Maxs nel riutilizzo di computer, stampanti, skanner e simili che vengono smembrate ed applicate ad una squisita e lucida tecnica pittorica, nell’espressione di una metafora del consumo: ancor prima di aver utilizzato pienamente gli oggetti, vengono sorpassati sostituiti gettati.
“Quest’idea – dice l’artista – pretende di prolungare la vita di un pezzo di futuro già scartato e di esibirlo, affinché l’osservatore possa comprendere l’assoluta superficialità con cui tale gesto è stato compiuto. La pretesa non è quella di sacralizzare o mistificare una scheda di computer probabilmente funzionante, ma di allertarci riguardo ad un andamento del nostro tempo che tende a mettere l’uomo nello stesso scomparto del pezzo di computer scartato”.
La mostra, che fin dalla sua inaugurazione ha registrato una grande affluenza di pubblico, desta nei visitatori grande interesse e curiosità verso opere tanto originali che, attraverso colori sapientemente utilizzati e componenti elettronici, trasmettono messaggi profondi che riguardano il nostro tempo e le nostre vite.
Un commento ricorrente tra coloro che hanno visitato le sale espositive si riferisce al fatto che, nonostante una certa sensazione di inquietudine comunicata dalle opere, le stesse sono dotate di una bellezza intrinseca data dall’utilizzo armonico del colore e degli elementi di recupero applicati, che lascia nello spettatore un’impronta di equilibrio e vitalità.
Ospiti della mostra sono gli artisti Annalisa Piergallini, Giulio Paci e Patricia Vena, che espongono i loro lavori nelle sale che si affacciano su Piazza del Popolo.
Una mostra, insomma, che vale la pena di essere visitata e “assaporata” ancora per un ultimo fine settimana, entro domenica 19 Giugno.
L’organizzazione dell’evento è stata progettata e coordinata dalla associazione Arte Mista che si occupa di proporre eventi artistici nella città d’Ascoli Piceno.
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