ASCOLI PICENO – Fa tappa al Teatro Romano di Ascoli Piceno il 12 luglio con L’altro Anfitrione di Plauto interpretato da Paolo Graziosi la quattordicesima edizione del TAU/Teatri Antichi Uniti, rassegna regionale di teatro classico promossa da Ministero per i Beni e le attività culturali, Regione Marche, AMAT, Soprintendenza per i Beni archeologici delle Marche, Provincia di Ancona, Provincia di Ascoli Piceno, Provincia di Fermo, Provincia di Macerata, Comune di Ancona, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Falerone, Comune di Monte Rinaldo, Comune di Ostra Vetere e Comune di Urbisaglia.

“Quello di Plauto – scrivono Paolo Graziosi ed Elisabetta Arosio che firmano la regia dello spettacolo – è forse l’archetipo che sta all’origine delle tante versioni che hanno intrigato i più grandi autori di teatro di tutti i tempi, a cominciare da Molière, passando per Kleist e Dryden, per finire con Giraudoux, il quale ne scrisse la trentottesima versione, tanto per capire quanti autori si sono confrontati con questo meraviglioso soggetto dei doppi. Arduo, quindi, per un uomo di teatro affrontarne oggi la messa in scena, senza cadere nel già visto. Noi, partendo dalla bella traduzione tra prosa e versi di Rino Marino, abbiamo preferito trattare il testo di Plauto come fosse un canovaccio della commedia dell’arte, con quell’immediatezza comica e sgangherata che fa del teatro d’attore un teatro per attori che vogliono, prima di tutto, divertirsi e divertire. Abbiamo inoltre collocato la vicenda, per restituirgli l’arcaicità, l’esotismo e la magia di Plauto, in un altrove vagamente etnico-fantastico sia visivamente che acusticamente.”

“L’altro Anfitrione – afferma Rino Marino curatore della traduzione e dell’adattamento del testo – è una variazione sul mito dell’Anfitrione che, pur restituendo, talvolta alla lettera, buona parte della struttura drammaturgica plautina e del testo originale, sfrondato di arcaismi e ridondanze e quasi integralmente reinventato nel finale, amplificandone le consonanze che la accostano, per certi aspetti, a situazioni contemporanee che non esitano a sconfinare nelle dinamiche della commedia all’italiana, riporta a una dimensione di cruda modernità, in cui tradimenti, gelosie, sotterfugi, compromessi, meschinità, vizi e passioni umane e divine delineano, in un gioco di doppi, equivoci e situazioni paradossali, un intreccio comico di straordinaria efficacia che culmina nell’ immancabile lieto fine dell’epilogo.”

Completano il cast Rino Marino, Graziano Piazza, Elisabetta Arosio e Vincenzo Ferrera. Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Elena Del Guerra, la consulenza musicale di Ajmone Mantero e le luci di Michele Forni.

Per informazioni: biglietteria del Teatro Ventidio Basso 0736 244970, Amat 071 2072439. Biglietteria del Teatro Romano aperta un’ora prima dell’inizio dello spettacolo previsto alle ore 21.30.


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