Ascoli 2

Juve Stabia 4

ASCOLI (3-5-2): Guarna; Ricci, Peccarisi, Faisca; Scalise (35’ st Colomba), Morosini (38’ st Capece), Loviso, Fossati (12’ st Dramé), Pasqualini; Feczesin, Zaza. A disp.: Maurantonio, Prestia, Di Donato, Giallombardo. All.: Silva

JUVE STABIA (3-5-2): Nocchi; Maury, Figliomeni, Scognamiglio; Acosty (27’ st Gorzegno), Genevier, Jidayi, Caserta, Baldanzeddu; Mbakogu (30’ st Bruno), Cellini (12’ st Danilevicius). A disp.: Seculin, Doninelli, Improta, Erpen. All.: Braglia

Arbitro: La Penna

Reti: 24’ pt Caserta rig. (J), 25’ st Genevier rig. (J), 33’ st Scognamillo (J), 37’ st Zaza (A), 41’ st Zaza (A), 47’ st Bruno (J)

Ammoniti: Scognamiglio (J), Fossati (A), Figliomeni (J), Peccarisi (A). Allontanato al 25’ pt il DS De Matteis per proteste. Allontanato al 20’ st Mister Silva.

Spettatori: 2.820 (1.275 abbonati) per un incasso di 24.321,12 € (rateo abb. 13.821,50 €).

ASCOLI PICENO – Sembrava che i fantasmi di ottobre fossero stati allontanati del tutto e invece eccoli qua. L’Ascoli, dopo due vittorie consecutive nei giorni più jellati della sua recente storia, cade davanti ai propri tifosi per 4-2 contro la Juve Stabia, in una partita dalle tante emozioni, specie nella ripresa. I bianconeri, in svantaggio dopo che l’arbitro ha fatto ripetere un rigore già parato da Guarna, tracollano fino allo 0-3, e rischiano di pareggiare grazie a due guizzi di Simone Zaza. Poi, però, l’applaudito ex Sasà Bruno fa 4-2 e spegne ogni illusione. Risultato, in ogni caso, bugiardo, visto che le ‘vespe’ si sono rese pericolose solo su svarioni individuali della (quest’oggi) indecente retroguardia bianconera.

PRIMO TEMPO. Silva mantiene la solita ossatura, confermando il buon Morosini visto ad Empoli, e Fossati, preferito a capitan Di Donato appena recuperato. A destra torna Scalise. Tra gli ospiti, il tecnico Braglia sceglie Mbakogu e Cellini tandem d’attacco. Comincia la gara e non è un granché, visto che le squadre lasciano pochi spazi. Feczesin e Zaza non sembrano ispirati e così, a creare il primo sussulto ai tifosi di casa è Morosini, anche oggi tra i migliori, che di testa manda alto una punizione di Loviso. Ma al 22′ la doccia fredda: Faisca compie un errore da principiante e interviene in scivolata su Acosty, lanciato, sì in area, ma a due passi dalla linea di fondo. L’arbitro inizialmente sorvola, ma il suo assistente dà giustamente il penalty. Caserta va sul dischetto e Guarna para incendiando il ‘Del Duca’. Peccato che per il signor La Penna qualcosa non è andato come da regolamento. L’estremo calabrese, infatti, era troppo avanti dalla linea di porta. Si ripete tra le mille proteste. Caserta va ancora impavido sul pallone e la storia si ripete, ma con un finale diverso: Guarna azzecca ancora il tuffo ma la sua respinta di gambe va sui piedi dello stesso centrocampista gialloblù che fa 1-0 a porta vuota. Assurdo andare sotto dopo una gara equilibrata, specie in questo modo. Ma la rabbia Ascoli, da lì all’intervallo, porta solo l’espulsione del team manager De Matteis. Loviso non gira e Feczesin non conclude come saprebbe due buone occasioni.

SECONDO TEMPO. Nell’intervallo è un’altra musica. I bianconeri partono all’attacco e Silva sceglie la mossa giusta: dentro il fin qui poco ammirato Dramè, fuori Fossati. Il colored, più punta che centrocampista, funge da raccordo tra i due reparti, creando non poche difficoltà per il sistema di Braglia. Per un quarto d’ora è solo Ascoli che colleziona corner a ripetizione: su due di questi, prima Morosini si coordina male spedendo alto, poi è Feczesin a deviare bene, dove Baldanzeddu salva sulla linea. A seguire è Loviso a sfiorare il pari con una punizione malefica, ma Nocchi si tuffa e devia. Il momento è buono, ma non basta. E, così, ecco il 2-0. Dopo che Mbakogu si era divorato il raddoppio fuggendo in contropiede, la retroguardia ascolana ripete l’errore di rimanere scoperta in uscita da corner e l’attaccante di Braglia concede un’altra terrificante accelerata delle sue, fermata solo da un’intervento alla disperata di Peccarisi. Altro penalty, ma stavolta è Genevier a fare 2-0. Non finisce qua, perché al 33′ arriva il 3-0 di Scognamillo, che di testa anticipa tutti su corner. Partita chiusa, pare. Non per Simone Zaza che prima si inventa un gran gol di testa, poi, sempre con la sua cresta, devia in rete e riaprendo il match. Silva, poco prima espulso per proteste, butta dentro Colomba (buono il suo apport) e Capece, con Dramè sempre più spina nel fianco. Su uno dei suoi cross, infatti, Feczesin arriva tanto così in ritardo ad un passo da Nocchi. Ma al 47′ cala il sipario. Sasà Bruno, applaudito e intonato dalla curva all’ingresso in campo, fa 4-2 in contropiede e chiede scusa al suo ex pubblico. Al cuor non si comanda.


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