ASCOLI PICENO- Si torna a parlare di Spending review, di sanità e del tanto vituperato taglio del 5%, relativo ai budget del complesso dei contratti d’appalto di fornitura di beni e servizi, che dall’anno scorso ha seminato, e semina tutt’ora, discordia nell’ambito del settore sanitario. Ben celata tra la miriade di norme della spending review (Decreto Legge del 6 luglio 2012, n.95. Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini. Convertito Dalla legge 7 agosto 2012, n.135), esiste una disposizione che , oltre ad aver creato un’autentica bufera che si è abbattuta sui contratti di appalto già stipulati nel settore della sanità, nella stessa normativa, al punto “Dispositivi medici”, e al capitolo “Vincoli ed Obiettivi”, è scritto che la revisione della spesa si applica anche all’assistenza protesica ed integrativa.

E proprio sulla questione relativa alla riduzione fornitura dei dispositivi medici (pannoloni) – in riferimento all’articolo 15, comma 13, lettara a – il consigliere regionale del PD, Paolo Perazzoli, in seguito alla seduta della Giunta Regionale, avuta luogo il 31 dicembre del 2012, in cui si è dato il via al processo della revisione della spesa, ha presentato ieri una interrogazione al Governatore, Gian Mario Spacca.

Dopo alcune fondamentali premesse, relative al: “tetto massimo del 5% – scrive Perazzoli – che sancisce la razionalizzazione delle risorse in ambito sanitario per l’acquisto e la fornitura di beni e servizi, in alcuni casi già in appalto, dall’entrata in vigore del presente Decreto, e per tutta la durata dei contratti in essere; ai dispositivi medici che, alla lettera f, viene fissato il tetto al 4,9% per l’anno 2013, ed al 4,8% a decorrere dal 2014 (ridotti al 4, 8 ed al 4,4% con la legge di stabilità); al capitolo Azioni e risultati attesi, in base al quale gli Enti SSR devono promuovere interventi finalizzati a rendere appropriato il processo assistenziale protesica, al fine di razionalizzare l’uso dei dispositivi medici attraverso il governo delle prescrizioni, in termini quali-quantitativi, anche attraverso l’introduzione di un tetto sul consumo dei presidi per l’incontinenza a livello distrettuale”.

Il consigliere regionale del PD, nella sua interrogazione ufficiale, prosegue evidenziando “la continua riaffermazione dell’ossimoro della revisione della spesa, a invarianza dei servizi ai cittadini”, domandandosi, inoltre, “come sia possibile passare da una previsione della riduzione da un tetto del 4,9%, fissato per il 2013, e al 4,8% a decorrere dal 2014 (ridotti al 4, 8 ed al 4,4% con la legge di stabilità), all’obiettivo regionale di una riduzione dell’ 8%, e poi stabilire, tra le altre cose, il tetto sul consumo dei presidi sull’incontinenza a livello distrettuale (nr 60 presidi per pz incontinenti)”.

“Considerato che nel DM 332/1999 – continua – si stabiliscono 120 pz al mese, parliamo di un taglio pari al 50% che peserà su tutte le famiglie e, in modo insostenibile, sulle famiglie più deboli, dove la drammatica alternativa sarà tra il ridurre il cambio dei pannoloni, aumentando l’insorgere di ferite da decubito , o il taglio di altre spese fondamentali per una vita dignitosa.”

Paolo Perazzoli conclude la sua istanza, chiedendo al Governatore Spacca “se e come intende proporre alla Giunte Regionale una una modifica della delibera n. 1696, del 3 dicembre 2012, cancellando l’ennesimo provvedimento che colpisce i più deboli, lavorando con più decisione su di una effettiva, ed equa, revisione e razionalizzazione della spesa e dell’organizzazione della Sanità nelle Marche”.


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