ASCOLI PICENO –  Il Tribunale Federale Nazionale ha confermato la responsabilità diretta del presidente del Teramo Luciano Campitelli e quindi la retrocessione in D,come richiesto dai magistrati della giustizia sportiva.

Decuratata la pena  di  20 punti  per il club biancorosso. Anche il Savona è in serie D senza penalizzazione. Ora si attende il secondo grado, ma l’Ascoli è in serie B.

Nel dispositivo pubblicato sul sito della FIGC si legge: “Deve essere riconosciuta, a carico del Teramo: la responsabilità diretta, ai sensi dell’art. 7, comma 2 e dell’art. 4, comma 1, CGS, in ordine agli addebiti contestati al proprio legale rappresentante, Luciano Campitelli, con le aggravanti, di cui all’art. 7, comma 6, CGS, della effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara, nonché del conseguimento del vantaggio in classifica; la responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art. 7 comma 2 e dell’art. 4, comma 2, CGS, in ordine agli addebiti contestati al proprio tesserat o Di Giuseppe, con le aggravanti, di cui all’art. 7, comma 6, CGS, della effettiva alterazio ne dello svolgimento e del risultato della gara, nonché del conseguimento del vantaggio in classifica;la responsabilità presunta, ai sensi dell’art. 4, comma 5, CGS, per l’illecito sportivo commesso a proprio vantaggio da persone ad essa est ranee in occasione della gara contestata”

Conseguenza: “Retrocessione all’ultimo posto in classifica nella stagione sportiva 2014/2015 ed ammenda di € 30.000,00”

In più il presidente biancorosso è inbito per 4 anni con ammenda da 100mila euro.

AGGIORNAMENTO: Alle ore 15 è indetta una conferenza stampa della società di Corso Vittorio Emanuele


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