ASCOLI PICENO – Il capitano dell’Ascoli Picchio, Gigi Giorgi, si racconta a 360 gradi. Progetti presenti e futuri con la maglia bianconera. Una testimonianza d’amore ai colori bianconeri e alla città di Ascoli.

“Sono rimasto in città anche perché ho avuto la febbre fino al 31, i primi giorni di gennaio mi sono trasferito a casa nuova con la mia fidanzata Eleonora e quindi siamo tuttora impegnati col trasloco” ha affermato il giocatore.

Il momento più brutto del 2016: “L’essere stato fuori per infortunio e quando sono rientrato l’espulsione in casa, un errore grave che non mi era mai capitato in carriera”.

Momenti più belli: “Non individuo solo un momento bello, ma la crescita progressiva della squadra, della società che ogni anno compie sempre passi importanti in avanti; rispetto allo scorso anno c’è maggiore calma, professionalità, capacità di guardare avanti con lungimiranza, si sta lavorando con giudizio, con un progetto che possa crescere nel tempo. Capisco che i tifosi vogliano tutto e presto perché anche a me piacerebbe vincere subito, ma bisogna vedere quello che la società sta creando, cosa che in altre società non c’è e il fatto che si parli di Ascoli a livello nazionale e internazionale ne è la riprova del lavoro che si sta facendo”.

In questo periodo si parla molto di Orsolini, come te ascolano e del vivaio bianconero: “Mi piace tanto quello che gli sta accadendo intorno perché se lo è meritato, in questi sei mesi ha avuto la capacità di ascoltare chi vuole il suo bene e non chi cavalca soltanto il momento; sta vivendo questo periodo con la personalità giusta e con equilibrio, come me è uno di questa terra e sa bene da dove viene, io e gli altri compagni siamo qui a ricordargli che questo è un mestiere strano e basta un errore per far sì che ti voltino le spalle. Riccardo ha potenzialità importantissime, è solo all’inizio e nella squadra anche lui finora ha fatto la differenza e mi auguro che continui così fino al termine della stagione”.

I calciatori che ti hanno sorpreso nel 2016: “Voglio fare due nomi, uno è Lanni per la capacità di sapersi confermare ad alti livelli; è un ragazzo che potrebbe fare il portiere davvero a grandissimi livelli e mi auguro che continui a farlo con noi magari anche in futuro con altri obiettivi rispetto a quello della salvezza. Con lui ho un gran bel rapporto, da quando sono tornato all’Ascoli la soddisfazione più grande per me è vedere crescere tanti ragazzi. L’altro nome è Mengoni, capace lo scorso anno di ingoiare tante delusioni e riscattarsi quest’anno con la personalità e il cuore che servono in una piazza come quella di Ascoli; sta dimostrando coi fatti sul campo tutto il suo valore”.

In cosa è cresciuto l’Ascoli soprattutto nelle ultime settimane?“Vedo una squadra con capacità di saper leggere la partita e le situazioni, con una maturità marcata, maggiore sicurezza anche nel corso della gara, cosa che ci mancava, capacità di capire qual è il compagno che non è in giornata e saper sopperire alla mancanza. Tutto questo significa che squadra, staff e società stanno lavorando bene”.

Ad Ascoli ognuno ha un calciatore su cui puntare a inizio stagione. Qual è il tuo? “Della scorsa stagione mi piace citare Canini, che insieme a Cacia nell’ultimo periodo ci ha dato una grande mano per il raggiungimento della salvezza. Per la stagione in corso faccio il nome di Lazzari, che sta soffrendo a stare fuori, ma punto su di lui per i prossimi mesi perché dimostrerà che grandissimo giocatore è”.


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