ASCOLI PICENO – Ci si vergogna un po’ tutti, noi marchigiani, per quanto sta accadendo a Giuseppa Fattori, oramai conosciuta come “Peppina”, la 95enne di San Martino di Fiastra costretta ad abbandonare la propria casetta di legno, costruita dopo che il sisma del 2016 aveva reso inagibile la vecchia abitazione. Casetta di legno edificata in un terreno di proprietà della famiglia.

Costruzione abusiva, per la Regione Marche. E al di là delle ulteriori figuracce burocratiche di queste ore, questa è stata una decisione non improvvisa, ma pervicacemente sostenuta nei mesi addietro dal Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e dall’assessore all’Ambiente e Protezione Civile Angelo Sciapichetti.

“Sul tema delle casette di legno siamo di fronte ad una normativa nazionale e nessuna regione può derogare” affermò ai nostri microfoni a Comunanza, lo scorso 24 febbraio.

Una posizione netta e senza appello che ribadiva quanto con precisione affermato dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti, sempre ai nostri microfoni, il 22 dicembre 2016 a San Benedetto: “Sappiamo che c’è una legge regionale (…) alla base c’è l’idea della tutela di questi territori bellissimi, che non possiamo devastare con la costruzione di tante piccole casette vicino alle abitazioni. Anche perché c’è chi ha la possibilità di mettere una casetta vicino alla propria abitazione e chi no, per problemi economici o perché materialmente non ha un orto o un giardino, quindi ci sarebbero delle discriminazioni tra terremotati: un terremotato di Serie A e un terremotato di Serie B”.

Inutile piangere sul latte versato.

 


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