ASCOLI PICENO – Interessante dibattito su temi di scottante attualità, specie per quanto riguarda l’educazione di bambini e ragazzi.

Sabato 18 maggio, alla libreria “Rinascita” di Piazza Roma sono intervenuti la Dottoressa Pediatra Laura Olimpi e lo psicologo Dottor Maurizio Costantini per parlare di cyber bullismo e dei pericoli in rete per i minori.

I due professionisti hanno coinvolto un’attenta platea proponendo la lettura di due guide pratiche sull’argomento: “Cyber bulli, ora basta!” (scritto da Maurizio Costantini e Antonella Gianandrea) e “Bussola digitale per naviganti consapevoli” (scritto da Emma Pietrafesa) entrambi pubblicati da “Edizioni Libri in Tasca” e disponibili negli store online e nelle librerie.

Laura Olimpi ha svolto una breve introduzione al tema ricordando come sia importante educare ad acquisire una maggiore consapevolezza per quanto riguarda l’uso di internet, del web e di tutte le loro applicazioni. Ha aggiunto: “E’ una necessità inderogabile soprattutto per i minori e per le loro famiglie.”

Maurizio Costantini, coautore di “Cyber bulli, ora basta!” è uno psicologo, psicoterapeuta, collaboratore dei consultori Aied, ma si occupa anche di interventi di prevenzione nelle scuole con genitori ed insegnanti. Ha spiegato: “il bullismo fra bambini e adolescenti è purtroppo un fenomeno tristemente noto anche per fatti di cronaca “estremi”. Si può offendere, vessare e minacciare una persona anche da vivo, ma sul web tutto viene amplificato perché i video offensivi che vengono postati così come i commenti e le pubblicazioni sui social, sono visibili a tutti e condivisibili da chiunque”.

Ha proseguito Costantini: “Il Cyber bullismo si combatte soprattutto nelle scuole che sono i luoghi più frequentati dai minori e in collaborazione con tutti gli educatori scolastici, con le istituzioni, con la polizia postale. Attualmente la nuova legge sul cyber bullismo colpisce minori anche di 14 anni, quindi è necessaria una informazione capillare e precisa sulle conseguenze anche legali dei comportamenti da bulli. I ragazzi e le loro famiglie, devono essere informati sui rischi che corrono quando si naviga su tablet, cellulari e computer.”

“Pubblicare un video offensivo- ha precisato Costantini- non è uno scherzo come ritengono molti ragazzi, perché dai video su situazioni private o intime nascono anche minacce e quindi si innescano una serie di comportamenti violenti, intimidatori, vessatori. Anche il linguaggio che si usa sul web è diverso dal linguaggio di due o più persone che si parlano dal vivo. Perché il linguaggio scritto è spesso incomprensibile, privo delle espressioni non verbali che si hanno dal vivo (sorriso, ammiccamento che fa capire che si tratta di una battuta), per cui i ragazzi ma anche gli adulti, spesso fraintendono frasi scritte sul web che magari erano solo scherzi. Ciò fa sorgere incomprensioni e reazioni a catena”.

E’ facile fraintendersi nella comunicazione scritta e lo scherzo diventa difficile da capire. 

Costantini ha aggiunto: “Spesso i ragazzi che non si sanno comportare vengono esclusi e bloccati da gruppi whatsapp e dai profili social e questa esclusione è traumatica per loro, perché vuol dire che quel gruppo non li riconosce più come amici”.

Per quanto riguarda le conseguenze legali, vi sono reati per cui sono previste pene commutabili in servizi di pubblica utilità (trattandosi di minori a partire dai 14 anni di età) ma anche pesanti risarcimenti che gravano in capo ai genitori dei minori responsabili di atti di bullismo.

“Una importante iniziativa – ha tenuto a precisare Costantini – è quella promossa in “ETutor web.it”, un sito online costituito da giovanissimi allievi di Istituti scolastici di tutta Italia. Le attività del sito spaziano dal giornalismo-informazione all’arte, alla elaborazioni e montaggi video, creazione eventi, ricerche culturali e scientifiche, letteratura. Con queste attività i ragazzi hanno convertito la loro voglia di comunicare in maniera distorta sul web, in attività sane, utili, coinvolgenti. I risultati sono strabilianti e vedere giovani talenti messi a frutto è davvero sorprendente.”

Laura Olimpi ha poi affrontato anche il tema della sicurezza in rete, per i più piccoli. Ha precisato che come pediatra raccomanda sempre ai genitori di prendere il pin di accesso dei cellulari dei figli, di controllare la loro navigazione anche attraverso l’installazione di applicazioni e antivirus che bloccano siti inappropriati o pericolosi per i minori, di controllare sempre e comunque la cronologia delle ricerche e dei siti visitati sui motori di ricerca e su tutti i dispositivi. Ha ricordato che secondo le direttive dell’UE il limite minimo per l’iscrizione ai social è di 16 anni, ma i ragazzi spesso falsificano i propri dati, quindi è necessario un controllo genitoriale anche su tale aspetto.

A fine presentazione sono stati proiettati anche due interessanti video girati dai ragazzi di “ETutor web.it”, il primo sulla storia di una ragazzina bulla e sui comportamenti tipici del bullismo online, e il secondo sul perché non siamo tutti bulli, con una serie di prescrizioni di norme di buon comportamento e una verità che campeggia su tutte e che fa di ogni ragazzo un uomo futuro non bullo:

“Sono indipendente nel pensare e libero nell’agire”.

Ulteriori informazioni su: www.etutorweb.it e seguendo l’hashtag: #ilsilenziofarumore

 


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