ASCOLI PICENO – Si è svolta, presso la Sala Gialla della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, la conferenza stampa di fine anno della CNA.

Questa ha rappresentato un’occasione per stilare un bilancio dell’anno appena trascorso, identificando gli obiettivi da raggiungere ed evidenziando le criticità riscontrate nei territori.

Ad aprire i lavori la presidente della CNA di Ascoli, Arianna Trillini, che ha dichiarato:” E’ una situazione piuttosto complessa quella che riscontriamo nella nostra provincia. Infatti, molte aziende sono diminuite, specialmente nel comparto dell’edilizia. Quelle che hanno resistito agli urti delle recenti crisi hanno invece acquisito le competenze degli artigiani, segnatamente quelli delle piccole e medie imprese. Trattasi del fenomeno della “acquisizione”. Si registra inoltre un drastico calo dei giovani che si avvicinano al mondo dell’impresa, segno inequivocabile della crisi in atto. Gli ultimi anni sono stati particolarmente complessi per le aziende: stagflazione, inflazione, guerre e pandemie.Sarà pertanto nostro dovere sostenerle e aiutarle nelle sfide che verranno”.

E’ stato poi il turno di Antonio Scipioni, vicepresidente CNA dell’area montana. Dopo aver espresso la propria gratitudine per la fiducia accordatagli, ha aggiunto:”Ritengo che le difficoltà economiche incontrate siano dovute a due fattori: il calo demografico e l’emergenza sismica del 2016. Tale decremento non si è arrestato, bensì aumentato, specialmente dopo la delocalizzazione ed il CAS. Fare impresa nei territori montani è cosa assai difficile, dovremo pertanto sostenerli ed aiutarli. Un’altra criticità è rappresentata dalla dipartita di molti giovani dal nostro territorio che, a cascata, hanno generato una diminuzione delle nascite.

Giulio Piergallini, vicepresidente CNA per la zona costiera, ha fatto il punto della situazione nella zona della riviera, evidenziando criticità e possibili soluzioni da adottare.

Oltre l’80% della nostra costa è disponibile, riteniamo pertanto che vi si possano sviluppare aziende ed imprese. Per quanto concerne la pesca, questa sta vivendo un periodo particolarmente complesso. Non c’è stato un ricambio generazionale nel personale e questo non permette di lavorare a pieno regime. Ci sono diverse imbarcazioni che, in virtù dell’esigua disponibilità di personale presente, sono ferme al porto. Stiamo quindi cercando di ovviare a tale situazione rivolgendoci ad extracomunitari”.

In conclusione, l’intervento del segretario Francesco Balloni che, con l’occasione, ha voluto esprimere gratitudine nei confronti della stampa locale per l’impegno profuso.

“Io vorrei, nonostante il periodo di difficoltà evidenziato da chi mi ha preceduto, parlare di opportunità. Di particolare rilievo è la questione relativa ai bandi, i quali non devono essere appannaggio di pochi, bensì di più persone possibili.  Faremo sì che siano in molti a poterne usufruire. La questione sisma rappresenta invece un’altra criticità. In molti, dopo la delocalizzazione, non sono più tornati nei propri territori di origine. Ma riteniamo che, attraverso un ripopolamento di queste zone – che non può prescindere dalla valorizzazione delle imprese all’interno degli stessi – possiamo invertire questo trend. Le statistiche ci dicono che, nel 2080, avremo meno 11 milioni di persone in Italia. Dobbiamo quindi prendere le contromisure, creando attrattività e maggiori possibilità per i cittadini. Siano essi giovani che meno giovani.


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