OFFIDA – “Tagliamo le spese militari”. Questo lo slogan dello striscione che il Comune di Offida terrà sino a domenica 15 aprile nel Piazzale delle Merlettaie per testimoniare la decisione dell’Amministrazione Comunale di aderire alla campagna “Tagliamo le Spese Militari”, scelta formalizzata con apposita delibera di Giunta Comunale numero 34 del 5 aprile 2012.

In un momento così difficile per l’economia in generale, per i cittadini, per gli Enti Locali, ma anche per le imprese abbiamo ritenuto opportuno aderire a questa campagna perché riteniamo necessario dare un segnale nella direzione di una riduzione di tutte le spese possibili, ma anche per dare voce ai nostri sentimenti pacifisti. Per riaffermare quei valori che abbiamo con orgoglio sempre difesoha commentato il sindaco Valerio Lucciarini.

Da tempo, numerose associazioni del mondo pacifista e del volontariato, insieme a diversi Enti Locali hanno lanciato una campagna di informazione e mobilitazione dell’opinione pubblica affinché il Governo nazionale rinunci al preventivato acquisto di cacciabombardieri F35 (all’inizio 131, poi divenuti 90) che hanno capacità di trasporto di ordigni nucleari e il cui costo si aggira sui 15 miliardi di euro. Una spesa che diventa ancora più importante se si pensa al delicato momento che vive il Paese.

Lo striscione rimarrà affino a domenica in una delle piazze simbolo della città, per manifestare con forza il no dell’ Amministrazione  Comunale a questa operazione. Attualmente infatti l’Italia è coinvolta nel più grande progetto aeronautico militare della storia, ma già altri Paesi partecipanti (Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Danimarca e gli stessi Stati Uniti) hanno sollevato forti dubbi e rivisto la propria partecipazione.

L’obiettivo dei promotori della campagna, appoggiata dall’Amministrazione comunale, è quello di “rifiutare uno spreco di risorse per aerei da guerra e destinare invece questi ingenti fondi al sostegno delle fasce più deboli della popolazione, sviluppando investimenti in materia di lavoro, ambiente, solidarietà e sicurezza sociale, in particolare per la ricerca e la difesa del territorio”. 


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