ASCOLI PICENO – È piaciuta, è piaciuta eccome la prima rappresentazione de La Traviata di Giuseppe Verdi, al teatro Ventidio Basso mercoledì. La regia è del tedesco Henning Brockhaus, l’opera lirica rientra nelle celebrazioni promosse dal Comune per il 150esimo dell’Unità d’Italia ed è stata realizzata dalla Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi, con il sostegno della Regione Marche.
Il Ventidio era pieno, la percezione da parte delle prime critiche è stata positiva, i resoconti del pubblico sono stati entusiasti. Tante, immaginifiche e intense le percezioni dei neofiti.
l’opera lirica ha aperto la stagione locale incantando il pubblico presente – che ha affollato il ‘Massimo’ ascolano in ogni ordine di posti – prima di tutto per Potente è stato giudicato l’impatto scenico a cura del ceco Josef Svoboda.
Suggestivo davvero il grande specchio che rifletteva sul grande schermo posteriore al palco lo spettacolo e i costumi della Parigi libertina, nei momenti e nei luoghi gaudenti e decadenti di inizio ‘900. Originale è stato definito l’allestimento originale dell’Arena Sferisterio di Macerata, e ‘impeccabile l’accompagnamento musicale della Filarmonica marchigiana, strepitosa l’interpretazione di Violetta, (protagonista del melodramma verdiano), da parte della giovane soprano russa Irina Dubrovaskaya, che ad ogni aria dell’opera ha entusiasmato gli spettatori.
Sono stati apprezzati anche il baritono Simone Piazzola nel personaggio di Giorgio Germont, padre di Alfredo, l’amato di Violetta, e per tutti gli attori principali, oltre che per il Coro del Ventidio Basso.
Prima della rappresentazione, il sindaco di Ascoli Guido Castelli ha chiesto ai presenti, tra cui tutte le autorita’ e gi assessori regionali Canzian e Donati – un minuto di silenzio per le vittime del cataclisma in Giappone, anche per via del forte legame che quel Paese ha con la lirica italiana. Poi l’Inno di Mameli e il via allo spettacolo. L’attesa replica dopo 24 ore, venerdì 25 marzo.


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