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Monticelli, affinché non sia più un quartiere dormitorio. La famiglia, affinché non sia soltanto una vuota enunciazione di principio ma rappresenti anche un concetto concreto che la politica si impegna ad agevolare e sostenere. Il volontariato, affinché abbia un luogo fisico dove concentrare i propri sforzi.  Il welfare, infine, affinché in tempi di crisi e di tagli, si possa avvalere della collaborazione dei cittadini per affiancare gli sforzi degli enti pubblici. Secondo le rotte della sussidiarietà fra terzo settore ed enti pubblici.

Impegnativi e suggestivi, i concetti di cui ha parlato l’amministrazione comunale giovedì mattina, per l’inaugurazione del nuovo Centro Servizi per la Famiglia a Monticelli, in Largo delle Mimose 30.

Locali di proprietà comunale, messi a disposizione ad una gamma ampia di associazioni no profit, di professionisti che mettono a disposizione parte del loro tempo (gratuitamente) per un consulto, per un consiglio. Psicologi, avvocati, commercialisti. Per aiutare il cittadino nei campi più disparati: dal consulto su tematiche di disagio e dipendenza, alla mediazione sui conflitti dentro la famiglia, fino a situazioni meno drammatiche ma comunque importanti come l’aiuto nella compilazione del proprio curriculum vitae o la messa a disposizione di uno spazio per il doposcuola, dove insegnanti in pensione possono aiutare e coordinare i bambini che studiano e fanno i compiti nel pomeriggio. E dove si può mettere in atto anche la mutua assistenza fra le famiglie.

L’assessore ai servizi sociali Donatella Ferretti afferma: “Sono tante le associazioni ascolane che ora hanno un luogo fisico dove coordinare e concentrare i loro sforzi e, guardate, sono davvero contenta perché c’è tanta gente che vuole impiegare il proprio tempo per aiutare il prossimo. Noi come Comune possiamo agevolare queste persone mettendole in rete fra di loro”.

Fra le associazioni troviamo “Agire Libere”, un’associazione tutta al femminile che curerà l’apertura e l’accoglienza nel nuovo Centro, il “front office” per così dire.

Poi ci sono la Banca del Tempo che si occuperà del servizio di doposcuola pomeridiano e di assistenza ai bimbi quando i genitori lavorano. E poi la Camera Minorile per le situazioni di disagio familiare e di difficoltà relazionali.

L’Associazione Il Ponte, che si occupa di mediazione familiare e di salvaguardia delle funzioni genitoriali. Poi il Centro Accoglienza Vita che si occupa di consigli sulle gravidanze difficili; il Movimento Cristiano Lavoratori, che si occupa di mediazione culturale e quindi di assistenza agli immigrati che vogliono orientarsi nel mondo del lavoro italiano.

“Questa struttura aiuterà chi vive situazioni di disagio, ma vuole essere una valida spalla anche per le normali esigenze quotidiane di una famiglia moderna”, afferma l’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanna Cameli.


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