ASCOLI PICENO – Molti incontri in serie B e Lega pro fortemente condizionati da un giro di scommesse: 16 arresti, alcuni dei quali riguardano giocatori in attività o ex giocatori come l’ex attaccante della nazionale Beppe Signori. Diverse partite potrebbero coinvolgere anche l’Ascoli dato che nella nottata sono stati arrestati Vicenzo Sommese e Vittorio Micolucci (ai domiciliari), ma anche il sambenedettese ed ex giocatore di Samb e Ancona Gianfranco Parlato (in carcere a Cremona). Alle ore 11,45 è iniziata una conferenza stampa nella Questura di Ascoli di cui presto daremo conto.

I due da tempo non erano più quelli degli anni passati. Sommese era finito fuori squadra a dicembre. Ha continuato ad allenarsi con la primavera. Micolucci si era visto “soffiare” il posto da titolare da Marino, ma ha comunque giocato diverse partite fino alla fine del campionato. Ora si tratta di capire se rischia anche la società,  e quanto.

Un fulmine a ciel sereno proprio dopo la conquista di una strepitosa salvezza. Proprio per questo l’Ascoli Calcio “comunica di restare in attesa di conoscere le vicende specifiche e gli esiti delle indagini al fine di assumere tutte le conseguenti iniziative”.

Arresti sono stati eseguiti dagli uomini della polizia anche a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara.

Un’indagine condotta dalla squadra mobile di Cremona dalla quale è emerso che gli arrestati avrebbero fortemente condizionato negli ultimi mesi i risultati di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari.

Le persone coinvolte, scrive l’Ansa, erano parte integrante di una vera e propria “organizzazione criminale” nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l’indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove “importanti ed inconfutabili”.

L’indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre di individuare la responsabilità dell’organizzazione in un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona. Quanto avvenuto in occasione di quell’incontro ha permesso ai poliziotti di allargare l’indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all’estero.

Addirittura sarebbero stati introdotti dei calmanti nelle bibite usate durante le gare per cercare di condizionare il rendimento dei propri compagni.

La Questura di Ascoli a breve renderà ulteriori dettagli.

La macchia rischia di allargarsi. Torna l’incubo del totonero del 1980.

A breve ulteriori aggiornamenti


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