ASCOLI PICENO – Finalmente si può dire: Andrea Soncin è tornato ad essere un giocatore dell’Ascoli. Anche se manca l’ufficialità vera e propria, l’attaccante ex Grosseto si è allenato per la prima volta oggi con i suoi nuovi compagni (foto a lato) ed è completamente a disposizione di Castori. La presentazione, che inizialmente si pensava dovesse esserci già oggi, si terrà nel pomeriggio di domani, in attesa della comunicazione ufficiale dal sito della società.

Trentatrè anni il prossimo 5 settembre, il ‘Cobra‘ Soncin, in due stagioni e mezzo tra il 2007 e il 2009, ha disputato 89 partite segnando 30 gol, tra serie A e B. Arriverà a titolo definitivo, nel già annuciato e ‘sudato’ scambio di mercato con Andrea Giallombardo, ora completamente del Grosseto, in una operazione lunga e travagliata, ma che ora ha avuto il lieto fine che accontenta tutte le parti in causa. Ma il mercato in casa bianconera è lungi dall’essere definito concluso, come ricorda lo stesso mister Castori, che prima dell’allenamento si è soffermato anche della sfida di Coppa Italia persa all’ultimo minuto col Cesena.

”Come sanno tutti, mancano ancora due esterni di sinistra, uno offensivo e l’altro difensivo. Anche per un fatto numerico, non solo qualitativo, visto che per qualche partita dovremo fare a meno di alcuni ragazzi come Parfait e Beretta che andranno con le nazionali giovanili”. Riguardo la sfida di San Marino, Castori vede tutti e due i lati della medaglia: ” Da un lato sono contento per la prestazione: se il Cesena non si è reso quasi mai pericoloso per gran parte dell’incontro è perché ci siamo mossi bene. Dall’altro, però, non mi va giù l’eliminazione, soprattutto perchè abbiamo sfiorato più volte il gol, impedito solo da un portiere come Antonioli, tra i migliori in assoluto nel coprire la porta”. Risultato a parte, quella allo stadio ‘Olimpico’ di Serravalle è stata una serata da ricordare per il tecnico ex Cesena: ” Un’accoglienza del genere, con tanto calore e affetto, la porterò sempre con me“. E il viso del mister, già addolcito dai ricordi, si fa ancora più tenero quando gli viene chiesto il motivo grazie al quale entra così facilmente nel cuore dei suoi tifosi:” Questo bisogna chiederlo alla gente. Forse perchè le mie squadre non si risparmiano mai, o forse perché sono un tipo diretto“. Infine, dopo aver sottolineato la crescita di Papa Waigo, butta l’occhio al campionato, ormai alle porte. “Sono fiducioso per questo inizio di stagione. Sappiamo che abbiamo un handicap pesante, sarà un campionato difficile, ma stiamo accelerando a dovere i tempi per assemblare il gruppo“.


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