ASCOLI PICENO – Era il 15 novembre del ’92 e rappresentò l’unica vera vittoria dell’Ascoli al ‘Liberati’ di Terni contro le ‘fere‘. Negli altri quindici precedenti in Umbria, infatti, solo nella stagione ’30/’31 il Picchio ebbe la meglio sui rossoverdi, ma a tavolinoper comportamento scorretto del pubblico e della squadra nei confronti degli avversari’. E in quel giorno, a segnare il gol del definitivo 2-0 fu Pietro Zaini, ex centrocampista e ascolano di nascita oltre che di fede calcistica. Ospite in diretta venerdì sera alla trasmissione di RadioAscoli ‘Tutti allo Stadio‘, Zaini ha parlato di sé e dell’Ascoli, da quella partita fino al presente targato Silva, passando, ovviamente, per Costantino Rozzi.

Fu una grande gioia vincere al ‘Liberati’ – racconta l’autore del raddoppio arrivato dopo il vantaggio di Zanoncelli -. Mi ricordo che tra le tifoserie la gara era sentita come un derby. Per me poi, che sono ascolano, oltretutto, segnare è stata un’emozione doppia“. Dal passato al presente, l’ex esterno è tornato al ‘Del Duca’ lunedì scorso, in occasione della gara contro il Brescia: “Appena gli impegni me lo consentono (attualmente è il vice allenatore del fratello Luigi a Tolentino, ndr) torno volentieri allo stadio, ma sempre in curva. Amo stare tra i tifosi e l’altra sera, quando hanno inneggiato al Presidentissimo mi sono venuti tanti di quei brividi… Io, come tutti quelli che lo hanno conosciuto, posso dire che il calcio italiano ha perso uno dei suoi protagonisti, una grande persona prima che un grande presidente, difficile da ritrovare al mondo d’oggi“. Sulla squadra: “Ho ammirato giocatori grintosi, che lottano per la maglia. Sembravamo noi a giocare per la serie A e i nostri avversari per la salvezza. Silva, dopo il miracolo dello scorso anno, sta facendo un grande lavoro e sono certo che si ripeterà. L’Ascoli può giocarsela con chiunque e ha tutto per essere la sorpresa del campionato“. L”ascolanità‘ per Zaini può fare la differenza: “Quando sento che giovani del vivaio giocano in prima squadra, o quando vedo in panchina gente come Silva, Aloisi e Iachini sono davvero felice. Per questo mi ha fatto piacere, ad esempio, ritrovare Pasqualini dopo averlo visto in primavera qualche anno fa. Oggi i giovani hanno tutto e crescono con il computer. Ai miei tempi si imparava per strada a giocare a pallone“. Infine, se negli ultimi anni c’è stato un giocatore che assomigliava a lui nel modo di interpretare il suo ruolo, ha risposto: “Mi piaceva molto Pasquale Foggia“.

Tornando a Ternana-Ascoli di domani, mister Silva ha ancora alcuni dubbi di formazione: se la difesa è cosa fatta, a centrocampo gli unici sicuri di giocare sembrano Di Donato e Fossati. Loviso, invece, rischia di cedere il posto a uno tra Russo e Morosini. Potrebbe cambiare anche uno tra gli esterni (Pasqualini?) in vista dello scontro interno contro il Cittadella di mercoledì 26. In attacco, invece, Zaza farà compagnia a Soncin, favorito su Feczesin. Arbitra la sfida il signor Pasqua di Tivoli.


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