ASCOLI PICENO – Si è svolto con grande successo di pubblico l’incontro organizzato qualche giorno fa e patrocinato dall’Anfe Marche (Associazione nazionale famiglie emigrati) che ha visto la presenza in città del noto artista di successo mondiale Andrea Benetti. L’incontro, voluto dal presidente dell’Ente morale marchigiano, il professor Rocco Fazzini, si è tenuto presso la sede operativa dell’associazione in piazza del Popolo ed è stato intitolato ‘Il travertino ascolano nell’arte’. Benetti (nella foto insieme a Fazzini) è, infatti, assai noto soprattutto per l’arte neorupestre, meglio conosciuta come Neo Cave Art, considerata dall’artista bolognese come “il mezzo più affascinante col quale la materia racconta lo spirito”.

L’incontro, aperto a tutti, ha visto la partecipazione, oltre che di tecnici e appassionati vicini all’Anfe, anche di personalità famose nel campo dell’arte, della fisica, dell’economia e della politica: come Caterina Canetti, resturatrice di fama internazionale ed esperta in conservazione e restauro, nonché fondatrice del ‘Mood’ di Firenze.

La tappa ascolana di Benetti ha visto la presentazione del suo libro ‘Esplorazione inconsueta all’interno della velocità’, un volume dall’originale copertina che contiene critiche, riflessioni ed analisi della velocità nei diversi ambiti scientifici, oltre ad opere dell’artista rappresentanti il suo pensiero sulla velocità espresso col pennello, la cui prefazione è firmata dal politologo Gianfranco Pasquino, professore ordinario di scienze politiche all’Università di Bologna. Ma l’occasione è stata proficua anche per far conoscere ai presenti due progetti: il primo, ‘Grotte di Frasassi’, in collaborazione con l’ateneo di Bologna, prevede, nei duecentocinquanta metri delle grotte, la realizzazione di rocce con disegni neorupestri; il secondo, invece, è una sorta di ‘promessa’ fatta alla città di Ascoli: l’artista si è impegnato a tenere nel prossimo anno una mostra dei suoi quadri e composizioni, utilizzando parti del travertino ascolano. La mostra, partirà dalle grotte del Forte Malatesta, con l’esposizione di alcune lastre di travertino dipinte, per arrivare a Palazzo dei Capitani, sede di un’esposizione di particolari opere su tela, realizzate con l’utilizzo della polvere del travertino ascolano, donato, per l’occasione dall’azienda dei Fratelli Cardi di Acquasanta. Successivamente,

In tarda mattinata, Benetti è stato ricevuto anche dal sindaco Castelli a Palazzo dell’Arengo, con il quale si è intrattenuto a lungo, donando anche gli ultimi suoi due volumi dell’opera, nonché la sua ‘parola’ per la mostra del 2014. Mostra che sarà organizzata sempre dall’Anfe, ente che ha anche patrocinato il progetto di Frasassi e che si occupa, oltre che di tematiche sulla migrazione, anche di attività culturali.

Solido, ormai, il legame tra l’artista bolognese e l’ente presieduto da Fazzini, che risale a quasi un anno fa, quando, in occasione del 65mo anniversario dell’associazione, entrambi furono ricevuti da Papa Benedetto XVI: lì, in particolare, Benetti donò al pontefice una sua opera raffigurante Karol Wojtila e tutt’ora esposta nei Musei Vaticani.


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