ASCOLI PICENO – Scendono gli infortuni sul lavoro su scala nazionale ma anche nelle Marche e in particolar modo nelle province di Ascoli e Fermo. Nel periodo gennaio-agosto 2015 i dati dell’Inail rilevano una diminuzione di quasi il 3% a livello regionale con punte di oltre il 5% nelle due province meridionali. Aumenta però l’incidenza degli infortuni mortali, +15%. Aumentano invece in modo considerevole, soprattutto di riflesso a Macerata e Pesaro, le dichiarazioni di malattie derivanti dal lavoro, anche se in questo caso Ascoli è in controtendenza. Di seguito le schede e il commento della Cgil.
INFORTUNI GENNAIO – AGOSTO 2015
(in v.a. e % incremento sui primi 8 mesi del 2014)
TERRITORIO | In V.A. | % rispetto ai primi
8 mesi 2014 |
ITALIA | 410.247 | -4,14 |
MARCHE | 12.466 | -2,68 |
ANCONA | 4.619 | +1,44 |
ASCOLI PICENO | 1.586 | -5,42 |
FERMO | 1.027 | -5,08 |
MACERATA | 2.360 | -9,02 |
PESARO E URBINO | 2.874 | -1,03 |
INFORTUNI MORTALI GENNAIO – AGOSTO 2015
(rispetto ai primi 8 mesi 2014 + 15,33%)
TERRITORIO | In V.A. |
ITALIA | |
MARCHE | 25 |
ANCONA | 6 |
ASCOLI PICENO | 3 |
FERMO | 5 |
MACERATA | 5 |
PESARO E URBINO | 6 |
MALATTIE PROFESSIONALI DENUNCIATE GENNAIO – AGOSTO 2015
Rispetto ai primi 8 mesi del 2014
TERRITORIO | In V.A. | % rispetto ai primi 8 mesi 2014 |
ITALIA | 39.412 | +2,50 |
MARCHE | 3.545 | +12,75 |
ANCONA | 488 | +3,60 |
ASCOLI PICENO | 781 | -0,88 |
FERMO | 461 | -1,.91 |
MACERATA | 958 | +32,13 |
PESARO E URBINO | 857 | +24,20 |
Commenta la Cgil: “I dati ci forniscono ancora una situazione di grande preoccupazione in quanto in presenza di un numero di occupati e ore lavorate in calo rispetto agli altri anni. Sicuramente la crisi ,la paura di perdere lavoro, le modifiche al mercato del lavoro (più precariato), hanno influito negativamente sulle modalità di lavorare, trascurando la prevenzione ed il rispetto delle norme. I continui tagli ai servizi ispettivi e le carenze di personale non aiutano a contribuire al risparmio di vite umane e di malattie professionali. La sicurezza deve essere considerata un investimento e non un costo”.
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