Il terremoto ha ucciso, devastato, reciso vite e storie.
Oggi un luogo unico, che molti italiani, umbri, marchigiani e non solo considerano una parte del patrimonio personale, storico e naturalistico di questo Paese, ha subito un ulteriore attacco. La Piana di Castelluccio, lembo umbro al confine con le Marche, nota in tutto il mondo per l’ambiente naturale unico e per la bellezza della “fioritura”, subisce una modifica sostanziale a causa di una decisione politica che la cambierà, in peggio, per sempre.
Una colata di cemento sta deturpando Castelluccio, per ospitare una sorta di centro commerciale, il cosiddetto “Deltaplano”, come da intenzioni sbandierate o più spesso sottaciute dalla Regione Umbria nell’ultimo anno.
La foto dei lavori in corso è eloquente. Un pezzo di Italia non c’è più. Di seguito tre post Facebook razionali e rabbiosi da parte di tre persone che sul terremoto e sulla vicenda di Castelluccio non hanno lesinato critiche a quanto stava avvenendo. Inascoltati.
CASTELLUCCIO DI NORCIA / È ATTERRATO (CON TUTTO IL SUO CEMENTO) IL “DELTAPLANO”, LA SPECULAZIONE URBANISTICA CHE…
Posted by Michele Sanvico on Thursday, 26 April 2018
Come avete visto nel post precedente, a Castelluccio sono partiti i lavori per il famoso e discusso Deltaplano. Qui…
Posted by Silvia Ballestra on Friday, 27 April 2018
E infine Loredana Lipperini:
“So che molti di voi sono stupiti e indignati dalla fotografia della piana di Castelluccio che ho postato poco fa. Ma, amici e compadres, cosa vi aspettavate che succedesse? Abbiamo detto da mesi, in quei quattro tignosi che siamo, che non esisteva una previsione di smantellamento di quella struttura “leggera”, il famigerato centro commerciale detto Deltaplano. Lo abbiamo detto e scritto, ci siamo presi gli insulti non dei residenti, ma di chi ha attività commerciali a Castelluccio, nonché dei furbetti mediatici che hanno sposato apparentemente la causa di Castelluccio. Niente. Siamo sempre quattro gatti, Silvia Ballestra, Phil Connors, Leonardo Animali, Valentina Marchionni, Mario Di Vito, quattro gattacci col pelo arruffato a cui piange il cuore assistere alla distruzione di un mondo. Non per passatismo, e oggi Paolo Piacentini a Fahrenheit lo ha ben detto, che è questione di un’economia diversa, e Paolo Rumiz lo dice ogni volta che può, e Franco Arminio ci si sgola, poeticamente. Non si va avanti, coi centri commerciali, non è quello di cui l’Appennino ha bisogno. Ha bisogno di strategie a lungo termine, di pensieri che riguardino, e ben lo sa Maurizio Serafini, utopie realizzabili. Volevate il centro commerciale? Beccatevi il cemento sulla piana di Castelluccio. Bisogna unirsi, per pensare un mondo diverso. Unirsi. E sognare insieme, diamine”.
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L’Uomo se ne è andato da questo pianeta.
secondo me c’entra Tiziano
poi mi sbaglierò…..
Rimango allibito !!!
Castelluccio è sempre stato un posto affascinante proprio per il teatro naturale e mistico dei monti Sibillini, e per la spettacolare fioritura che richiamava ogni anno migliaia di visitatori. Costruendo un “robo” (che non mi viene altra parola) come quello, chi si avvicinerà poi? Perderà tutto il misticismo, la bellezza, l’unicità, che già con il terremoto ha rischiato di sparire per sempre. Inoltre.. andiamo a costruire un luogo di aggregazione sopra uno degli epicentri sismici più devastanti degli ultimi anni? Ma sta gente cosa c’ha al posto del cervello?
Soldi
Quel robo di cui parli,è situato in una specie di deposito per attrezzi arrugginiti, che quando ci passavi davanti faceva brutto a vederlo. Si mai stata a Castelluccio,hai presente della vastità della piana? Quello che stanno costruendo non deturperà un bel niente, che lo potrai vedere solo se ci farai caso. Inoltre sarà costruita in legno e ad un piano solo, darà un tetto alle attività di Castelluccio che ancora resistono nel paese, e che ora svolgono le loro attività in camioncini o tensostrutture.
Prima di indignarvi, e fidarci ciecamente di un articolo, le cui foto sono impostate in modo da rendere ancora più tragica la cosa, andate a visitare quelle zone e poi parlate.
Io oggi pomeriggio se riesco a salire a Castelluccio, andrò a vedere come va e mi farò un bel panino, se vuole faccio qualche foto.
Non commento sul giusto o non giusto, ma se le motivazioni di questa struttura sono quelle che descrivi allora non c’è da scandalizzarsi, anzi. Concordo invece sullo scoop a tutti i costi di certe testate giornalistiche, ormai tutte, che in barba a qualsiasi deontologia professionale pubblicano notizie allarmanti dandole per scontate senza accertarsi della fonte. E questo tutto a discapito di chi ne subisce le conseguenze sia esso privato che pubblico. Già è grave come accade, da parte di un gionalista, cavalcare una notizia senza verificarne la veridicità, mentre in questo caso la notizia è vera la struttura c’è ma è stata presentata, con aggiunta di foto in maniera non chiara, ingannando il lettore e far partire l’idignazione a tutti i costi per poi sparare alla cieca contro chi ha autorizzato il “finto” scempio. Lo scopo loro è raggiungere il numero più alto possibile di letture e di commenti come stiamo, ahimé, facendo noi.
A chi si riferisce?
A tutti i giornalisti o pseudo. Basta leggere ogni giorno titoloni ed aspettare per verificarne la veridicità.
Faccia i nomi. Non credo infatti che tutti i giornalisti siano uguali o siano contenti se si fa di tutta l’erba un fascio
Direttore basta rileggersi qualche “titolone” ed il relativo pezzo, aspettare qualche giorno per verificarne la veridicità e, come lei sa bene, l arcano verrà alla luce del sole. Difatti a volte vengono pubblicate smentite volutamente relegate in un angolino della pagina a caratteri molto piccoli quasi da non accorgesene, sicuramente per non dar fastidio al lettore….ma sono delle rarità. Senza parlare di quella categoria che si “ritiene” giornalista ma che dovrebbe ripassarsi la grammatica.
sarei felice di vederle, perché da come era messa qua era davvero brutta la situazione, invece ho letto pure altri articoli, ma non riesco a capire davvero come possa essere. Ad ogni modo appena potrò scenderò pure io
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Questa l’ho fatta scendendo da Castelluccio direzione Norcia, quel cumulo è il cantiere, grande più o meno quanto 2 campi da calcetto. Tu vedi il cumulo, ma una volta finito la terra andrà via e rimarrà molto bassa
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Fato fatta dalla piana, il cantiere è quello lì a destra
scandaloso, ma chi cazzo ha autorizzato questo scempio? Delinquenti maledetti
ma sai leggere?
Ma chi andrà a comprare nel centro commerciale se intorno non ci sono più né abitanti né turisti ?
E’ uno scempio ambientale e una strategia economica fallimentare … ma evidentemente c’è qualcuno che, nel breve, ci guadagna.
E tutto distrutto andranno dai circondati e i turisti!!
Ma chi ve lo ha detto che ci nascerà un centro commerciale?
Il Deltaplano ospiterà la delocalizzazione di 8 ristoranti danneggiati dal terremoto.
Grazie al Deltaplano 8 famiglie torneranno a lavorare dopo due anni in cui più che vissuto hanno sopravvissuto.
Qualcuno di voi è staro su è ha constatato questa colata di cemento?
Non è neanche sul pian grande, come erroneamente scrive questo pseudo giornalista ma in una zona sovrastante che era incolta ed anche un po’ abbandonata.
Perchè non andiamo al cantiere a manifestare il nostro dissenso?
Voi che vi state indignano così ferocemente, immagino siate le stesse persone che andranno a farsi i selfie durante la fioritura e che calpesteranno e distruggeranno i campi di lenticchie.
Ma sono ammattiti il terremoto gli ha dato al cervello.