MONSAMPOLO DEL TRONTO – “Non vi è soluzione migliore per gli abitanti del Piceno di avere un nuovo ospedale in area della costa mantenendo il Mazzoni ad Ascoli”: a dirlo è Pierluigi Caioni, sindaco di Monsampolo del Tronto, mentre la questione del Nuovo Ospedale piceno torna sempre più al centro del dibattito politico e sociale.

“Lo scorso 2 agosto, quando ci fu la votazione per l’Ospedale Unico a Spinetoli da parte della Conferenza dei Sindaci, io non ho partecipato – spiega il primo cittadino – Purtroppo eravamo stati convocati essenzialmente per votare Sì o No alla scelta di Spinetoli come Ospedale Unico. Non mi sembrava una opzione adatta a valutare tutta una serie di questioni che adesso, fortunatamente, stiamo cercando di affrontare. Niente di eccezionale, lo hanno fatto già a Pesaro”.

Non ritiene Spinetoli, sede dell’Ospedale Unico, una opzione possibile?

“Siamo arrivati a quella scelta senza grandi approfondimenti. In precedenza ci incontrammo a Castel di Lama quindi si arrivò subito alla votazione su Spinetoli. Sì o No, ripeto. Io credo che sarebbe stato bene coinvolgere i cinque sindaci che avevano dato disponibilità ad ospitare il nuovo ospedale e valutare al meglio, con una analisi di costi e benefici, le varie alternative”.

Piunti, sindaco di San Benedetto, ha chiesto ora un incontro tra i sindaci dell’Ambito Sociale della costa e poi a Angelo Flaiani, sindaco di Folignano, di riconvocare la Conferenza per orientare la scelta sui due ospedali.

“Io credo che un nuovo ospedale vada fatto a prescindere, sia esso a Spinetoli o a San Benedetto, ma la premessa fondamentale è che Ascoli non venga dismesso. Capiamoci: credo sia opportuno che a San Benedetto si realizzi un nuovo ospedale perché quello esistente, il Madonna del Soccorso, ha evidenti problemi a partire dalla collocazione urbanistica. Poi occorre capire dove: sta emergendo l’idea di realizzarlo tra San Benedetto e Monteprandone, vicino allo svincolo dell’A14. Ma se è necessario un nuovo ospedale sulla costa, allora quello di Ascoli, che comunque già adesso ha una sua validità, non può essere spostato. Sia per la città di Ascoli sia per tutto l’entroterra. Invece con un Ospedale Unico a Spinetoli le distanze sarebbero troppo elevate per garantire un servizio adeguato. Se invece si sceglie Spinetoli proprio per scartare l’ospedale Mazzoni di Ascoli questo non mi sta proprio bene”.

L’ipotesi dei due ospedali, rilanciata di recente dallo stesso Ceriscioli, rischia di aprire un nuovo “derby”. Già qualcuno, specie ad Ascoli, inizia ad esprimersi in maniera contraria nel caso l’ospedale di Primo Livello si realizzasse sulla costa.

“Credo che siano persone che vivono di campanilismo o di strumentazioni elettorali, anche perché a primavera ad Ascoli si vota per il nuovo sindaco. Se ci fossero 400 milioni a disposizione, allora si lavorerebbe per due nuovi ospedali. Mi sembra che queste risorse non siano a disposizione. Dunque spendere queste risorse per un nuovo ospedale ad Ascoli, abbandonando il Mazzoni e lasciando a San Benedetto il Madonna del Soccorso nelle condizioni in cui è, mi sembrerebbe una follia. Il Mazzoni oggi è un ospedale saturo in tema di spazi. Noi dobbiamo lottare per garantire la permanenza ad Ascoli dell’ospedale, e non dello spostamento di questo a Spinetoli”.

A quel punto ci sarebbe anche un’altra esigenza. Cosa fare della struttura dell’attuale Madonna del Soccorso?

“Io sono un fruitore dell’ospedale di San Benedetto ed ex residente. Credo che potrebbe essere una Casa della Salute, come previsto proprio dal Piano Sanitario Regionale. Resterebbe il Pronto Soccorso, una piastra ambulatoriale. Ricordiamo che nel periodo estivo la popolazione di San Benedetto aumenta tanto da farne la seconda, se non la prima, città marchigiana. Privare San Benedetto di un ospedale sarebbe grave. Anche per questo reputo la scelta dell’ospedale unico a Spinetoli sbagliata. Semmai, il mio dubbio sul discorso di Ceriscioli sarebbe un altro”.

Quale?

“Il Presidente della Regione Marche parla di un investimento di 200 milioni di euro con 120 milioni conferiti da privati. Tuttavia credo che nel caso si scelgano dei luoghi come può essere Monteprandone, siano necessari interventi sulla viabilità sia stradale che ferroviaria, per cui l’investimento sarebbe superiore. Qui a Monsampolo avevamo già individuato un’area all’uscita dello svincolo della Superstrada e contigua alla stazione ferroviaria, da poco ristrutturata e quindi già pronta ad assorbire un traffico superiore”.


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