ASCOLI PICENO – “Con l’incontro nella mattinata del 14 novembre con Papa Francesco ho compreso ancor meglio questo passaggio imprevisto ma provvidenziale della mia vita. Da lunedì 16 novembre comincio la vita in monastero con i trappisti a Midelt su una delle montagne del Marocco e il mio compito sarà pregare pregare e pregare per il Papa, per la Chiesa e per voi tutti che in questi giorni avete condiviso l’emozione e la fatica di questa libera ma sofferta decisione”.

Così, sui Social Network, l’ex Vescovo di Ascoli, Giovanni D’Ercole: “Non so quanto durerà questo tempo ma lo vivrò intensamente. L’abbraccio con il Papa e la sua benedizione sono il segno di speranza non solo per noi ma anche per chiunque abbisogna di un aiuto divino per affrontare le difficoltà del momento. L’aereo sta decollando e sento in me pace ma anche tristezza per il distacco. Avverto chiaro che Dio ci conduce tutti in questo tempo di pandemia sanitaria umana e spirituale verso una luce che squarcia le nuvole della paura e dell’incertezza. Siamo tutti insieme anche se non sempre riusciamo a capirci e a volerci bene”.

“La fatica è di tutti e dal deserto del monastero spero di poter fare quello che non riuscivo a compiere come vescovo di Ascoli Piceno. A tutti un forte abbraccio” conclude il Monsignore.


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