ASCOLI PICENO – Ci sembrano avvedute le domande che il dottor Claudio Maria Maffei, già direttore dell’Inrca di Ancona, pone ai vertici istituzionali e sanitari delle Marche in merito all’avvio dello screening di massa per esami sul Covid-19 nelle principali città marchigiane. Altre questioni, ovviamente, sono da approfondire.

 

La Regione Marche ha deciso di lanciare un programma di screening di massa per la ricerca con test antigenico rapido del coronavirus (SARS-CoV-2). I dettagli (non molti e comunque non sufficienti) sono riportati nella Delibera Regionale  1557 del 3 dicembre 2020.

Screening di massa nelle Marche dal 18 dicembre. Prima Ascoli, poi San Benedetto e infine gli altri Comuni

Questa iniziativa è stata presa sulla falsariga di uno screening di massa avviato già da alcune settimane nella Provincia di Bolzano in Alto Adige.

Molte sono le perplessità che una iniziativa di questo genere pone in una sua lettura di sanità pubblica. Per una sintesi su queste perplessità invito a leggere un mio commento al programma, peraltro molto ben impostato da molti punti di vista, della provincia di Bolzano.

Un aspetto curato molto bene a Bolzano è stato quello della comunicazione. E’ stato messo a disposizione dei cittadini e di tutti gli interessati un sito molto ben fatto in cui si trova “tutto”, dalle motivazioni dello screening, ai risultati ottenuti per arrivare  agli ulteriori programmi avviati e alle informazioni che servono ai cittadini per partecipare in modo consapevole al programma. Prendiamo spunto da questo sito per suggerire alla Regione Marche di procedere alla immediata predisposizione di un analogo sito con una risposta alle seguenti 30 domande. In alcuni casi c’è anche un suggerimento sulla possibile risposta.

 

 

  1. Quale tipo di test viene eseguito?
  2. Esistono diversi tipi test antigenici. Quale è stato scelto per lo screening che sta per partire?
  3. Quali sono i valori di sensibilità e specificità di questi test?
    Suggerimento: questo è il punto più importante e qui occorre spiegare bene qual è la probabilità “sul campo” che il test risulti negativo quando in realtà la persona è infetta e quella che il test risulti positivo anche quando la persona non è infetta.
  4. Dove si svolgono i test?
  5. Chi esaminerà i risultati di questi test?
  6. Il test deve essere svolto nel comune di residenza o può essere svolto anche in comuni differenti?
  7. Devo registrarmi per eseguire il test?
  8. Cosa devo portare quando mi presento per il test?
  9. Che senso ha fare il test?
  10. Come funziona con la privacy?
  11. Quanto dura il test?
  12. Il test è sicuro?
  13. Quanto costa fare il test?
  1. Quando e dove ottengo il risultato del test?
  1. Non ho un indirizzo e-mail e/o numero di cellulare. Cosa posso fare per avere il risultato del test?
  1. E se il test risultasse positivo?
  2. E se il test è negativo? Risposta suggerita: poiché ogni test è solo un’istantanea, è importante continuare a seguire le misure precauzionali: indossare la mascherina, mantenere le distanze, disinfettare e aerare. Se si verificano dei sintomi, si prega di contattare telefonicamente il proprio Medico di Medicina Generale.
  3. Se risulto positivo, i miei contatti più stretti dovranno andare in quarantena? Risposta suggerita: a causa del rischio di contagio, i contatti stretti devono essere messi in quarantena.
  4. Se il test è positivo, devo eseguire subito un tampone PCR?
  5. Qual è la procedura rispetto alle assenze per malattia se il test è positivo?
  6. Posso andare al lavoro subito dopo aver effettuato il test?
  7. Sono sicuro/a di non essere portatore/portatrice del coronavirus. Perché dovrei fare il test?
    Risposta suggerita: nessuno può essere sicuro di non essere positivo. Questa sicurezza dovrebbe rendere ancora più semplice la decisione di eseguire il test, senza il timore di un successivo isolamento. La partecipazione di soggetti non positivi al test è altrettanto importante per la statistica.
  1. La primavera scorsa ero già positivo, devo sottopormi ad un altro test?
    Risposta suggerita: sì. Anche se in precedenza una persona è stata positiva al test, non significa che non si sia nuovamente portatore del virus.
  2. Che fine fanno i campioni prelevati durante lo screening?
  3. È possibile effettuare il test durante gli orari di lavoro? È previsto un attestato di partecipazione?
  1. Quali sono i costi di questo programma di screening? Suggerimento: specificare i criteri di calcolo.
  1. In quanti giorni si completerà lo screening di massa?
  1. Quali sviluppi ulteriori sono previsti di questo programma?
  1. Il programma ha un responsabile scientifico?
  1. Esiste un documento tecnico ufficiale che illustri nel dettaglio le motivazioni della iniziativa)?  

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