Roma 1 mar – La Conferenza speciale ha dato l’ok al progetto di miglioramento sismico della Chiesa di Santa Caterina, a Capodirigo.

I lavori programmati valgono 390 mila euro. La chiesa è risalente al XV secolo ma è stata rimaneggiata più volte nei secoli successivi.

Il terremoto del 2016 aveva provocato lesioni alle murature, alla copertura, al rosone, agli architravi e infissi, e alle volte.

“La riparazione e il miglioramento sismico di luoghi come la Chiesa di Santa Caterina non sono solo interventi strutturali, ma atti di tutela della nostra eredità culturale, essenziali per mantenere vivi i legami sociali e valorizzare il territorio anche sotto il profilo turistico – dichiara il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli -. Un ringraziamento va al Presidente della Regione Francesco Acquaroli, all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione delle Marche e al Sindaco Sante Stangoni, per il loro impegno incessante e condiviso”.

I lavori necessari per la riparazione e il miglioramento sismico della Chiesa di Santa Caterina comprendono una serie di interventi complessi.

Inizieranno con la ricostruzione delle parti di muratura crollate sulla facciata, utilizzando tecniche di “scuci e cuci” per correggere le porzioni fuori piombo.

Il rosone verrà rinforzato con profilati piatti in acciaio, non visibili dall’esterno, e ricostruito dai frammenti recuperati.

Le indagini stratigrafiche aiuteranno a verificare la presenza di affreschi sotto gli intonaci.

Gli altari lignei saranno smontati, trattati contro i parassiti e conservati fino al termine dei lavori, quando verranno restaurati e rimontati.

Un importante lavoro di restauro conservativo riguarderà un affresco del XV secolo, che necessita di interventi di messa in sicurezza e reintegrazione pittorica. Inoltre, saranno eseguiti puntellamenti delle volte e sostituzione dei tiranti in acciaio per garantire la stabilità della struttura.

Per consolidare l’edificio, verranno intrapresi interventi sulle murature, come iniezioni di un legante idraulico speciale e rinforzi con un sistema a base di fibra di basalto e acciaio inox.

Alcune pareti interne saranno trattate con tecniche di scuci cuci per riparare le lesioni, mentre gli architravi e gli infissi danneggiati saranno sostituiti.

Anche i lavori esterni sono previsti per preservare l’integrità strutturale.

Infine, la demolizione e il rifacimento degli intonaci irrecuperabili, insieme alla tinteggiatura a calce e alla ripassatura del manto di copertura, mirano a restituire alla chiesa il suo splendore originale, assicurando al contempo che l’edificio sia sicuro e resistente a futuri terremoti.


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