ASCOLI PICENO – Le ripercussioni dei cambiamenti climatici sono stati al centro di un importante convegno svoltosi nei giorni scorsi a Roccafluvione, organizzato dall’ATV, Associazione Tartuficoltori Valfluvione.

Di fronte ad una sala gremita di esperti ed appassionati, l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo di Roccafluvione,  si è parlato infatti di “Tra tradizione e innovazione: preservare il tartufo ed il paesaggio alla luce dei cambiamenti climatici”.

Il convegno, promosso da Emidio Angellozzi, presidente dell’ ATV, vista l’importanza degli argomenti trattati e l’interesse per questa coltivazione, ha richiamato un considerevole numero di tartuficoltori, appassionati e tecnici, non solo locali, ma anche provenienti da altre province della regione dal vicino Abruzzo, Molise e Lazio.

Si è discusso sulle problematiche che le recenti variazioni climatiche creano per le zone vocate al tartufo e in particolare per il territorio della Valfluvione.

Sono intervenuti esperti del mondo accademico, della tartuficoltura e rappresentanti delle istituzioni: Lucia Landi, Davide Neri, Antonella Amicucci, Marco Rotoni, Luigi Contisciani, Presidente del Bim proprio in questi giorni promotore dell’adesione dei Comuni di Roccafluvione, Palmiano, Force e Comunanza, avvenuta appunto grazie alla richiesta da parte del Bacino Imbrifero del Tronto.

L’evento in questione rientra in una serie di attività che l’associazione ATV sta promuovendo, l’associazione ha tra i suoi scopi quello di aiutare i tartuficoltori offrendo assistenza tecnico-scientifica per la conduzione delle proprie tartufaie. Si ritiene inoltre fondamentale tutelare la produzione tartuficola locale ed è per questo che da anni si sta battendo in ogni sede istituzionale per far ottenere al tartufo nero pregiato di Roccafluvione il marchio IGP, poiché Roccafluvione ha tutti i requisiti necessari per il riconoscimento di questa indicazione di origine.


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