ASCOLI PICENO – Due ore di calcio e non solo.
Ha riscosso un buon successo di pubblico l’aperitivo letterario a cura della Libreria Prosperi che si è tenuto nel tardo pomeriggio del 23 luglio ad Ascoli presso il locale “La Birretta”.
Protagonista dell’evento culturale è stato il libro “Delitto e Castigo. L’Italia a Euro 2000” (casa editrice 66thand2nd). Gli autori del testo sono due ragazzi, Stefano Mondi e Matteo Santarelli, fondatori del collettivo “La Ragione di Stato”.
Nella città delle Cento Torri si è presentato Stefano poiché Matteo era impegnato all’estero. L’incontro è stato moderato dal giornalista Leonardo delle Noci, curatore anche della pagina Instagram “Leggo sulle Nuvole”.
All’evento hanno partecipato tanti appassionati di calcio e ‘seguaci’ del collettivo. Lo stesso Stefano ha spiegato la nascita del loro progetto: “Siamo nati per gioco, nel 2018, nella Valle Umbra Sud più profonda. Ci occupiamo di sport, in particolare il calcio, ma anche di vicende politiche nazionali e del loro fantozziano connubio. Manifestiamo tutto questo attraverso le pagine Facebook, Instagram, X, gli spettacoli teatrali e di stand-up comedy. Trattiamo questi argomenti con leggerezza, la giusta satira e senza offendere nessuno. Ci hanno proposto di scrivere dei libri e abbiamo accettato con piacere, la nostra prima opera ‘Dov’è la vittoria? L’Italia ai Mondiali degli anni Novanta’ ha avuto un buon riscontro e ci hanno proposto di proseguire ed eccoci qua con un altro testo”.
‘Delitto e Castigo. L’Italia a Euro 2000’ narra delle vicende della Nazionale Italiana, allenata all’epoca dal leggendario Dino Zoff, che nell’arco di pochi giorni, dal 29 giugno al 2 luglio, festeggia prima per una semifinale vinta in maniera clamorosa contro l’Olanda per poi, però, cadere malamente in finale contro la Francia a soli trenta secondi dalla gloria e dal titolo Europeo.
Un libro che si è ispirato in parte al noto romanzo ‘Delitto e castigo’ di Dostoevskij, come spiega ai presenti lo stesso Stefano: “Nel famoso testo russo si legge che la pena giuridica comminata per il delitto spaventa il criminale molto meno di quanto pensino i legislatori. Questa, forse, è stata la colpa della Nazionale a Euro 2000. Aver commesso, in semifinale contro l’Olanda, un delitto calcistico troppo grande, senza temere la pena. In quella partita, infatti, i calciatori di Zoff infrangono le sacre norme che ti impongono di perdere quando devi perdere. Gli orange sbagliarono due rigori nell’arco dei 90 minuti, erano in superiorità numerica da inizio gara, e hanno sbagliato altri tre tiri dal dischetto nella fatidica lotteria dei rigori. L’Italia violò platealmente le leggi del pallone e della vita credendo di farla franca con astuzia calcistica tutta italiana, un crimine perfetto certificato dal cucchiaio di Totti al gigantesco Van der Sar. E proprio quando pensavamo di aver ingannato la sorte, le leggi del romanzo russo, del pallone e della vita sono tornati a bussare implacabili con la più feroce e severa delle punizioni. La sconfitta in finale contro la Francia quando a soli trenta secondi dalla gloria, mentre l’Italia veleggiava verso la coppa con il risultato a favore di 1-0, arrivò prima il pareggio di Wiltord e nei tempi supplementari il golden goal di Trezeguet. Insomma, quando meno ce lo aspettiamo ecco puntuale il rintocco del destino, del karma o chiamatelo come volete voi“.
Un romanzo ironico e molto divertente dove c’è anche una curiosa analisi su come era l’Italia a cavallo tra il 1999 e 2000: “Innanzitutto c’era un governo di Centrosinistra, cosa ormai rara da diversi anni – afferma Stefano – C’era D’Alema che poi diede le dimissioni nella primavera del 2000 a causa della disfatta nelle Regionali causata in parte dalla celebre ‘Fu-fu dance’ realizzata da Striscia la Notizia e dal Gabibbo. Prima dell’avvento del Berlusconi bis c’era stato un ultimo momento di Prima Repubblica con il Governo Amato. La stampa italiana, inoltre, era molto incuriosita dall’arrivo del maxi scooter e non vedeva l’ora di scoprire quale sarebbe stato il nuovo tormentone musicale estivo, rigorosamente spagnolo o comunque sudamericano. Stava per arrivare l’era dei reality con il primo Grande Fratello che già suscitava polemiche. Si auspicava che la maggioranza degli italiani non desse credito a questa nuova realtà e invece 24 anni dopo abbiamo visto che le cose sono andate decisamente in maniera diversa. Abbiamo questa cosa di rimpiangere il passato a discapito del presente però alla fine è questione di ere e periodi storici, quando ci guardiamo indietro notiamo anche delle cose che comunque non andavano bene”.
Durante l’incontro, i presenti hanno interagito più volte con l’autore facendo domande sul libro ma anche sul panorama attuale del calcio italiano, con i suoi pro e contro.
Non poteva mancare una dichiarazione su Mattia Destro, calciatore di Ascoli Piceno e citato tante volte da ‘La Ragione di Stato’ nei propri canali Social: “Tutto nasce dal fantacalcio – spiega Stefano – Destro è sempre stato uno di quei slot imprevedibili che ti aggiustavano, o ti affossavano, la giornata fantacalcistica. Destro ha avuto un buonissimo inizio di carriera e ha raggiunto l’apice ai tempi della Roma con anche diverse convocazioni in Nazionale. Poi, probabilmente, il trasferimento al Milan, con la famosa citofonata a casa del dirigente d’allora Adriano Galliani, non ha giovato al calciatore ascolano poiché in quel periodo i rossoneri erano in profonda crisi di gioco. Da lì il trasferimento nel calcio di provincia, prima a Bologna dove comunque ha fatto molti goal per poi andare al Genoa e fino alla scorsa stagione ad Empoli. Un giocatore che desta comunque molta simpatia sui Social e noi, affettuosamente, lo citiamo spesso“.
Applausi a fine incontro per tutti, autore e organizzatori. Tanti presenti hanno approfittato dell’evento per comprare il libro e farsi firmare una divertente dedica dallo stesso Stefano, nello stile tanto apprezzato de ‘La Ragione di Stato’.
Copyright © 2025 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Commenta l'articolo