ASCOLI PICENO – I componenti del Comitato Ascolano Diritto alla Salute, nel corso
dell’evento tenutosi ieri 7 novembre presso la Sala dei Savi del
Palazzo dei Capitani, hanno illustrato ai numerosi cittadini, che
hanno riempito la sala, l’attività dello Sportello Sos Liste d’Attesa.
Durante l’incontro sono state date informazioni circa le modalità ed
il percorso che i volontari dello sportello, ogni mercoledì dalle 17
alle 19, in via Mercantini 35, attivano nei confronti dei cittadini
che vi si rivolgono quando, anche a seguito di svariati tentativi, non
sono riusciti ad avere assegnata dal Cup la prenotazione di visita
specialistica o di accertamento diagnostico nei tempi previsti dal
codice di priorità, secondo quanto prescritto nell’impegnativa del
proprio medico di famiglia.

Durante l’incontro ed il dibattito con una platea numerosa ed
interessata, è stato sottolineato come “l’attività dello Sportello Sos
Liste d’Attesa non abbia lo scopo di sostituirsi al cittadino, ma quello
piuttosto di accompagnarlo, di non lasciarlo solo lungo il
percorso della rivendicazione del diritto, sancito costituzionalmente,
di vedere tutelato il proprio stato di salute da parte del Servizio Sanitario pubblico attraverso le risposte che la
Ast Ascoli Piceno è deputata, istituzionalmente, a fornire ai cittadini”.

L’incontro è stata anche l’occasione per fornire alcuni
dati circa l’attività dello sportello non solo in termini
“distaccatamente” numerici, ma soprattutto attraverso
la narrazione, ovviamente anonima, delle “traversie”
che alcuni cittadini si sono trovati costretti ad affrontare
nella ricerca di “una strada”, di “una risposta”.

Ecco alcune testimonianze riportate dal Comitato durante il raduno di ieri.

MARIO ultra 77enne.
Mario è già stato operato al cuore qualche anno fa,
deve fare visite periodiche di controllo. A Marzo 2024 gli viene prescritta una VISITA CARDIOLOGICA con
priorità D (30 gg) prova a prenotare ma le liste sono bloccate, sarebbe stato richiamato. A Maggio Mario viene
da noi (sono già trascorsi quasi 90 gg) e ad Ottobre riceve l’appuntamento per il fine Novembre (quasi 240 gg).
Mario è stato preso in carico?

GIULIA ultra 65enne
Giulia deve fare la MOC, ha una prescrizione di Aprile con priorità P (120gg). Giulia prova a prenotare a
Maggio, non riesce a prenotare e viene da noi. Solo a Giugno viene riscontrata dalla AST la nostra Pec con
l’indicazione della procedura da seguire per il rischio osteoporosi e per avere accesso alla MOC.
Perché questa informazione è stata data solo a Giugno e non all’atto della richiesta di Giulia?
Per avere accesso all’esame ora o deve ricominciare daccapo tutta la trafila, o va a pagamento, oppure rinuncia.
Giulia è stata presa in carico?

LUCA ultra 67enne
Luca è già paziente oncologico, a Maggio 2023 subisce operazione alla carotide; lo specialista consiglia
controlli periodici, oltre ad altri trattamenti.
Luca necessita di una TAC specifica, ha una prescrizione di Maggio con priorità B (10 gg) prova subito a
prenotare ma non c’è posto.
A Giugno riceve l’appuntamento per Aprile 2025 (300 gg) e quindi viene da noi, inviamo la PEC ma non
riceviamo risposta e quindi sollecitiamo.
La AST ci risponde a Luglio, ci spiega i percorsi da seguire e di come il paziente dovesse essere indirizzato a
seconda delle prescrizioni da parte degli specialisti.
Ci domandiamo:
-Chi doveva “indirizzare” Luca??
-Perché non è stato informato di tutto ciò già a maggio??
-Perché i medici prescriventi non lo sanno??
-Con quale stato d’animo Luca ha vissuto questa attesa??
Luca è stato preso in carico??
A luglio Luca è costretto ad effettuare l’esame a pagamento in intramoenia pagando quasi 300 euro.
Attiviamo come sportello la richiesta rimborso che, in questo caso, viene tempestivamente riscontrata
negando il rimborso a Luca perché, ci scrivono, “non è applicabile”.

“La numerosa partecipazione all’incontro rende evidente
quanto i disagi causati dalle liste d’attesa siano sentiti
dalla cittadinanza e rende altresì evidente quanto sia
necessaria la partecipazione dei cittadini per aumentare
la consapevolezza dell’importanza di rivendicare i diritti
sanciti” concludono dal Comitato.


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