ASCOLI PICENO – Le ore di cassa integrazione guadagni (Cig) richieste e autorizzate nel mese di novembre (815 mila, di cui 308 mila di Cig ordinaria, 112 mila di Cig straordinaria e 394 mila in deroga) superano del 51% il dato di ottobre e sono più del doppio delle ore complessive rilevate nello stesso periodo dell’anno scorso.
Lo rende noto il sindacato Cgil, segnalando che le ore di cassa integrazione richieste e autorizzate da inizio anno sono più di 5,8 milioni, corrispondenti al mancato lavoro di oltre 3500 persone.
Il monte ore di Cig del periodo gennaio-novembre per il 2012 è simile a quello del 2011 (+4,7%) e risulta maggiore rispetto al 2009 del 38,6%. Il dato relativo alla Cig ordinaria (308 mila ore) è più che doppio rispetto al valore di ottobre e superiore a quello rilevato per lo stesso mese negli anni passati. Gli incrementi più consistenti riguardano il settore della meccanica (61 mila ore, il triplo di ottobre) e del pellame (124 mila ore, il quintuplo di ottobre).
Complessivamente in calo invece la Cig straordinaria rispetto a ottobre (112 mila ore), soprattutto grazie al minore ricorso a tale misura nel settore della meccanica, ma nel calzaturiero e nell’industria del pellame si osserva un incremento del 59%. Le ore di Cig in deroga sono state 394.0000 a novembre, il livello massimo dall’inizio dell’anno. Gli incrementi più consistenti riguardano il settore della meccanica (55 mila ore, +82%) e del pellame (194 mila ore).
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Purtroppo la ripresa è lontana e siamo in recessione. Naturalmente dall’articolo non si coglie ed è normale anche s’intende quali siano state le motivazioni degli aumenti di intervento di cassa integrazione.
I settori sono quelli del pellame e la meccanica che hanno richiesto inteventi degli ammortizzatori sociali. E, sarebbe opportuno sapere se c’è stato solo un calo di commesse dovute alla crisi economica che stiamo attraversando oppure ci sono altre ragioni dovute alla obsolescenza dei prodotti che sono come si suole dire almeno credo non finiti o semilavorati come le pelli che si dovranno adoperare per scarpe e borse ad esempio.
Appare chiaro che i processi di innocavione tecnologica debbono attivarsi e subire una accellerazione dove sono in corso. Naturalmente l’apparato produttivo deve stare maggiormente all’attenzione ed è sbagliato pensare che debba interessare soltanto gli imprenditori.