ASCOLI PICENO – L’Italia dei Valori chiede alla Regione Marche di anticipare i fondi necessari per risarcire cittadini e aziende danneggiati dalla recente alluvione.
Lo affermano in una nota i coordinatori regionali e provinciali del partito dipietrista, Dante Merlonghi e Andrea Cardilli. “Che non si traduca il tutto in interventi a pioggia, che si dia un risarcimento adeguato a chi è veramente stato colpito, in particolare alle aree di San Benedetto e Monteprandone, risvegliate nella notte dall’acqua del fiume Tronto. Alla Provincia chiediamo un definitivo piano idrogeologico che metta la parola fine alla paura, ai disagi dei cittadini. C’è un piano di emergenza che si occupa anche di prevenzione ma la Provincia si ostina a non attuarlo. Non è plausibile ritrovarsi a trattare tale argomento soltanto nel momento in cui le tragedie sono già avvenute. Quarantotto ore di pioggia non possono piegare l’intera provincia: è necessario ed urgente un piano preventivo: una voce completamente assente nel bilancio provinciale”.
Cardilli e Merlonghi, poi, accusano la giunta provinciale di centrodestra di aver mostrato “inefficienza”. Su quali basi? Ecco cosa dicono: “Al di là degli slogan pubblicitari non ha fatto nulla per sollecitare il Governo affinchè venga riconosciuto lo stato di calamità naturale del territorio. I comuni stanno provvedendo solo ed esclusivamente con le loro forze a fronteggiare l’emergenza, sono stati lasciati soli. Chiediamo al Governo interventi immediati e di essere trattati al pari del Veneto: la situazione del Piceno alla conta dei danni ne esce ancor più flagellata poiché qui eravamo già in ginocchio per la forte crisi occupazionale. Aiutare le aziende a ripartire deve rappresentare un obbligo. E non pensasse il Governo Berlusconi ad una tassa di scopo, come si vocifera da più parti, per far ripagare agli stessi cittadini della provincia di Ascoli Piceno una tragedia annunciata, anticipando il balordo ed inequivocabile federalismo leghista che è tutto tendente a far pagare più tasse ai cittadini”.


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