ASCOLI PICENO – “Nella mattina di giovedì 10 marzo ho visto le gemelline scomparse, a Nyon, in Svizzera: stanno bene, erano assieme ad una donna di 34-35 anni”: questo è il contenuto di una telefonata giunta alla redazione di PicenoOggi.it attorno alle ore 15:20 di venerdì 11 marzo in merito alle gemelline Alessia e Livia, di 6 anni, scomparse il 30 gennaio 2011, rapite dal padre Matthias Schepp, che si è suicidato il 3 febbraio sotto un treno a Cerignola. La mamma, Irina Lucidi, è originaria di Ascoli Piceno ma residente in Svizzera.
Precisiamo subito: diamo conto del contenuto della telefonata ma non ancora della sua attendibilità, alla quale stiamo lavorando al fine di verificarla con la massima accuratezza. L’uomo ha chiamato la nostra redazione nel tentativo di mettersi in contatto con la mamma Irina: chiamando dalla Svizzera ha trovato PicenoOggi.it e RivieraOggi.it nella pagina di ricerca Google con il nostro numero di telefono.
L’uomo che ci ha contattato, per quanto a noi assicurato, si troverebbe ora nella Svizzera francese. Non possiamo rivelare al momento il suo nome e altre generalità (stiamo verificando anche queste informazioni e abbiamo già provveduto ad informare la Questura di Ascoli); tuttavia, dopo la sua telefonata, lo abbiamo ricontattato al numero di cellulare che ci aveva fornito, numero attivo e al quale ci ha risposto. Ora, dunque, la Questura può facilmente arrivare ad identificare questa persona, rintracciarla, interrogarla, metterla in contatto con Irina se ritiene le informazioni attendibili, oppure agire di conseguenza. Speriamo che non sia così, e che invece sia un testimone prezioso.
“Stavano bene, erano vestite bene ed erano entrambe assieme ad una donna mora di capelli. Però non ci ho parlato, di più non mi potevo avvicinare per ovvi motivi”: afferma l’uomo, che eserciterebbe la professione di investigatore privato.
Vero? Falso? Crediamo che il modo migliore per saperlo è divulgare la notizia così come noi l’abbiamo avuta, nella speranza che possa essere, naturalmente, verificata da più posizioni e, quindi valutata come attendibile.
Negli ultimi giorni le notizie sulle due gemelline arrivavano, infatti, proprio dalla Svizzera. Dal sito della trasmissione Rai Chi l’ha Visto riportiamo ad esempio quanto segue: “10 marzo 2011, squadre di cinofili della Police National e della gendarmerie hanno effettuato nuove e più accurate ricerche attorno alla villa di Schepp (a Saint Sulpice, a pochi chilometri da Losanna, dove gli inquirenti hanno rinvenuto il testamento del padre, ndr), e in un’altra località poco lontano. In precedenza il procuratore di Losanna, Pascal Gilleron, aveva dichiarato che è probabile che le due gemelle non abbiano lasciato la Svizzera“.
Nyon è una città della Svizzera francese di 18 mila abitanti, capoluogo del distretto di Nyon, situato nel Canton Vaud. Si trova 23 chilometri a nord-est di Ginevra, sulla riva del lago Lemano.
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mi auguro che la talefonata in questione sia attendibile e le piccole possano tornare presto con la madre…
Senza scendere nell’ambito dell’attendibilità o meno dell’avvistamento
(non ne ho i mezzi e tantomeno ė mia compatenza!)
trovo quantomeno curioso che -alla luce del battage mediatico e della drammaticità di questa vicenda- il presunto testimone invece di contattare immediatamente la polizia locale (visto che lui si trova in svizzera!), cerchi invece il numero di un giornale in centroitalia.
A maggior ragione visto che non si tratta di uno sprovveduto qualsiasi, ma di un investigatore privato….
A voi le considerazioni in merito.