ASCOLI PICENO – A pochi giorni dal referendum, abbiamo interpellato un esponente di spicco del Pdl marchigiano per conoscere la sua posizione sul voto che i cittadini sono chiamati a esprimere il 12 e 13 giugno.

Onorevole Ciccioli, lei andrà a votare per i referendum?

No, perché i risultati del referendum sono ininfluenti sotto il profilo tecnico. Per quanto riguarda l’acqua, la strada verso la liberalizzazione la dovremo percorrere forzatamente, prima o poi, per allinearci alla normativa europea. Non si discute sul fatto che l’acqua sia un bene pubblico, quanto piuttosto sull’affidamento della gestione a soggetti privati. Chi si oppone a questo processo è la lobby delle assunzioni e del clientelismo collegata ai politici che hanno in mano la gestione pubblica.

E per quanto riguarda il nucleare?

Si tratta di un quesito inutile. Ormai le centrali di terza generazione sono ampiamente superate e l’Italia è in fortissimo ritardo, a questo punto non avrebbe senso avviare un piano per centrali di quel tipo. Sono d’accordo con Ermete Realacci (deputato del Pd e ambientalista, ndr): dovremo puntare su centrali di quarta generazione, che sono sicure.

Resta il quesito sul legittimo impedimento.

La legge sul cosiddetto legittimo impedimento è già stata cassata dalla Consulta, tanto che Berlusconi va in tribunale continuamente. Questo referendum è solo un tentativo di dare una spallata al governo Berlusconi, ma che vinca o non vinca il sì, di fatto non cambierà niente.

In generale, non crede che sarebbe opportuno rispettare il referendum, in quanto strumento democratico, andando comunque a votare, magari un no?

Beh, anche il non voto è un’espressione democratica.


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