ASCOLI PICENO –  Una scenografia d’impatto e un tema narrante che ci riporta alle attuali celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia: è andato in scena sotto il cielo stellato di ieri 24 giugno, alle ore 21.30, il primo dei sei appuntamenti che animeranno le serate estive ascolane fra le antiche rovine del teatro Romano.

Con un’ avvenente e emozionatissima Monica Riva, madrina d’eccezione del calendario teatrale, alla quale è stato affidato il compito di presentare gli spettacoli al pubblico, e un suggestivo scenario illuminato ad arte fra fiaccole e qualche piccola difficoltà nell’individuare il proprio posto numerato, è andato in scena un riadattamento tutto marchigiano dell’omonima commedia di Aristofane. Grazie ad un allestimento scenico sui generis e l’utilizzo di pupazzi e fantocci che rafforzano il senso onirico della scena, i protagonisti si affrontano su tre piani rialzati della scenografia.

Lisistrata, interpretata da Gaia De Laurentis, è una donna coraggiosa che, durante la guerra del Peloponneso, adottando e guidando le altre donne ad attuare lo sciopero del sesso, ricatta i guerrieri spartani e ateniesi per ottenere la pace nel Peloponneso. E proprio la sua fermezza ed arguzia favoriscono il gioco comico ma anche polemico e riflessivo nella commedia.

Fra toni comici e a tratti un pò spinti, doppi sensi neanche troppo velati e inserimenti musicali che rimandano ai nostri giorni, Lisistrata di  Artissunch è stato un omaggio a tutti i caduti per la patria, che per la bandiera non hanno esitato a sacrificare in silenzio la propria esistenza, nella speranza di un futuro migliore.

“La vostra è una bellissima città – ha dichiarato l’attrice famosa per le sue partecipazioni aprogrammi di risvolto nazionale fra i quali “Target” o “caro maestro”- e non parlo solo delle bellezze storiche, ma dell’atmosfera che si respira, della gente che ci vive”. Un’accoglienza che la città di Ascoli sarà lieta di dimostrare nuovamente il prossimo autunno, quando la De Laurentis tornerà a valcare il palco del teatro Ventidio Basso.


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