ASCOLI PICENO – Nasce ad Ascoli Piceno il comitato “Ascoli per Bersani”. “Ci siamo autoconvocati – si legge in una nota – perché crediamo fermamente nel progetto di Pierluigi Bersani per l’Italia ed è per questo che lo sosterremo alle primarie del Centrosinistra quale candidato premier, convinti che sia la persona migliore per guidare l’Italia fuori dalla crisi, per offrire garanzie a quanti hanno visto ridursi in modo consistente in questi anni la propria capacità di acquisto e per rappresentare una speranza a quanti hanno perso la propria occupazione o proprio non hanno avuto occasione di inserirsi nel mercato del lavoro.
A sostegno di Bersani il comitato parteciperà all’iniziativa del 16 ottobre a Centobuchi alla presenza di Tommaso Giuntella, eponente del comitato nazionale per Bersani, mentre successivamente saranno organizzate iniziative ad Ascoli in vista delle primarie.
“L’intento è quello di parlare di contenuti e di proposte al di là di facili slogan – prosegue la nota – convinti che la proposta di Bersani per il nostro Paese possa rappresentare, per molti, un punto importante di sintesi ed una proposta concreta per coniugare equità, ripresa, tutela dei lavoratori e di quanti sono stati espulsi dai processi produttivi.
Riteniamo che Bersani sia la persona giusta per l’Italia quindi anche per il Piceno come ha dimostrato nel tempo perché ora più che mai c’è un disperato bisogno di rimettere l’impresa ed il lavoro al centro dell’azione politico-programmatica.
Nonostante le difficoltà politiche incontrate nell’esperienza dell’Ulivo, Bersani da ministro avviò l’Italia verso importanti riforme in settori chiave; ricordiamo, ad esempio, la “portabilità” dei mutui, l’eliminazione delle Spese di Estinzione anticipata del Mutuo sulla prima casa, la vendita dei farmaci da banco nei supermercati, l’eliminazione dei costi di ricarica sui cellulari, l’abolizione delle tariffe minime per i professionisti, la liberalizzazione delle licenze commerciali.
Anche per queste ragioni – conclude la nota – il nostro auspicio è quello di coinvolgere tante persone per sostenere attivamente la candidatura di Bersani a partire da un primo nucleo oggi composto dal consigliere Emilio Pignoloni, Francesco Ameli, Francesco di Vita, Micaela Girardi, Mario Lazzari, Massimo Gaspari e Manuela Marcucci”.
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Vorrei capire per quale motivo, Bersani, intende modificare le norme che regolano il diritto di cittadinanza.
Siete tutti d’accordo, voi del PD?
Volete davvero modificare la legislazione, passando dallo “ius sanguinis” allo “ius soli”?
Secondo la Carta di intenti firmata da Pd, Sel e Psi la riforma sarà “il primo atto della prossima legislatura”. Sul piano dei diritti di cittadinanza l’Italia attende da troppo tempo una legge semplice ma irrinunciabile: un bambino, figlio d’immigrati, nato e cresciuto in Italia, è un cittadino italiano.
Forse non conoscete la legge, perché lo straniero che NASCE e CRESCE in Italia può già chiedere la cittadinanza al compimento dei 18 anni.
E tutti gli stranieri, che risiedono stabilmente in Italia per 10 anni, possono ottenere la cittadinanza.
La vostra proposta, invece, mi pare ben diversa.
Per voi è sufficiente la nascita sul territorio italiano per determinarne la cittadinanza. Ribaltate un principio diffuso in tutti i paesi europei, quello dello Ius Sanguinis.
Attendo smentita, altrimenti si tratta solo di propaganda. E considerando i vicini di casa che abbiamo (i paesi al di là del Mediterraneo), si tratta di una pericolosissima propaganda.
Forse questo vostro atteggiamento è determinato da una scarsa conoscenza della storia, ma ripeto, attendo smentita.
Grazie.