ASCOLI PICENO – Ha subito uno slittamento di un’ora il Consiglio Comunale di Ascoli, che avrà inizio dunque alle ore 16 e non più alle 15 come inizialmente previsto.

La sala consiliare è ancora per metà vuota (ore 16:30)

17:08 APPROVAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO SOCIALE E DI AGGREGAZIONE GIOVANILE PRESSO LA PARROCCHIA DEI SS. SIMONE E GIUDA – MONTICELLI La proposta ha ottenuto parere favorevole all’unanimità dalla commissione consiliare.

Luigi Lattanzi, assessore all’Urbanistica: Il progetto rientra nell”ambito del contratto di quartiere, approvato definitivamente dal Commissario Straordinario, recependo una nota dell’Amministrazione Provinciale che chiedeva una variante urbanistica. Si tratta di un centro di aggregazione giovanile con locali polifunzionali, una palestra e altri locali.

Gianfranco Bastiani (Pd): è un ottimo progetto. Ambizioso e ben fatto. Sappiamo che la parrocchia è nata in un contesto difficile, specie nei primi anni, come il quartiere Monticelli, dove ancora adesso mancano interventi di aggregazione sociale. Tuttavia dobbiamo sapere che al momento non ci sono fondi. Non li ha la parrocchia, e non so quanti ascolani daranno un contributo per la realizzazione di questa opera. Se l’attività fosse realizzata, dovremmo però sapere che non ci sono gli standard necessari per garantire i parcheggi che servirebbero.

Ricordiamo che questo intervento è inserito nel progetto di quel disastroso contratto di quartiere Monticelli in parte già realizzato. Fu presentato dalla giunta Celani come se fosse un fiore all’occhiello per la città, come la rinascita del quartiere. Oggi possiamo dire che il contratto di quartiere non ha risolto neanche un problema di Monticelli ma forse li ha aggravati: carente sulle infrastrutture, non ha toccato la viabilità, anzi la realizzazione di fabbricati peggiorano la situazione. La scomparsa del lungofiume doveva essere compensata dalla realizzazione di un ponte che da Monticelli si riallacciasse all’Ascoli Mare, ma non c’è un solo centesimo su quest’opera che è impossibile realizzare.

Questo centro di aggregazione è l’unico elemento positivo di quel contratto di quartiere. Addirittura Celani diceva che il contratto di quartiere avrebbe aumentato l’occupazione. E questa amministrazione vuole ancora costruire.

REGNICOLI (L’ALVEARE): Quando il contratto di quartiere fu approvato, nell’ottobre 2007, la maggioranza uscì mentre noi dell’Alveare mantenemmo il numero legale presentando però 8 emendamenti, tra cui un aumento degli introiti pubblici per 475 mila euro, per gli espropri per il ponte sul Tronto.  Ottenemmo molti altri risultati, come piazze e opere pubblici.

(nel frattempo sono arrivati in aula diversi consiglieri tra cui Guido Castelli e Antonio Canzian)

Alcune considerazioni di Bastiani possono essere giuste, ma noi dell’Alveare credevamo potesse realizzare queste opere nella zona Filarmonici. Dobbiamo calare allora questo contratto di quartiere su come era Monticelli nel 2004. Qualcosa, come il lungofiume, è stato sbagliato, ma complessivamente occorre ragionare meglio. Ad esempio si è ridotto di 20 mila metri cubi le previsioni del Piano Regolatore.

Altre opere sono state fatte solo in parte, come l’abbattimento delle barriere architettoniche. Oppure manca ancora l’auditorium all’aperto.

Il problema è che questa opera non ha risorse. Quindi noi come ordine del giorno presentiamo la proposta di destinare dei fondi. Restano in piedi ancora i punti 14, 15 e 16 del contratto di quartiere, non ancora resi attuativi.

Invitiamo l’amministrazione comunale a riconoscere la fondamentale importanza di questo centro di aggregazione giovanile per Monticelli. Gli strumenti ci sono, quindi possiamo dare alla parrocchia qualcosa di importante e concreto.

RANIERO ISOPI (PDL) Ho vissuto tutto l’iter del contratto di quartiere. Bastiani e Regnicoli hanno qualche ragione ma non la vedo così catastrofica. L’idea antica era di ricreare una nuova città turrita verso est. C’è già un centro di aggregazione a Monticelli, messo a disposizione della città sempre in maniera gratuita. Mi lascia perplesso in questa fase così difficile, di dover distogliere delle risorse necessarie alla città per questo progetto, pur sempre valido. Parlo a nome personale, in questa fase sono contrario ad appoggiare economicamente questa proposta.

MARCUCCI (UDC) Monticelli si avvia ad avere 13 mila abitanti, tra le tante cose che mancano c’è la mancanza di un’attività per i giovani. Fino ad un anno fa c’era l’informagiovani, sicuramente cosa diversa da quello che vuole realizzare la parrocchia.

LATTANZI (ASSESSORE) Il contratto di quartiere sta finanziando diverse opere, tra cui la casa dell’Alzheimer, piste ciclabili, rotatorie, questo centro di aggregazione. Non c’è alcuna cementificazione, almeno fino ad ora. Nel quartiere ci saranno attività commerciali nuove. Ci saranno tre passaggi in Consiglio comunale, io spero che si lavori al meglio per consentire il prima possibile di dare alla parrocchia questo nuovo servizio aggregativo.

CASTELLI Noi crediamo in questo progetto, e il finanziamento previsto dalla precedente amministrazione è stato corroborato da una somma di quasi 1,5 milioni di euro che ha consentito di realizzare le opere. Vorrei intervenire sull’ordine del giorno di Regnicoli: ho avuto degli incontri con la parrocchia dei Santissimi Simone e Giuda. Ricordiamo che il contratto di quartiere stabilisce un equilibrio tra investimenti pubblici e privati: dobbiamo sempre verificare che la proporzione resti entro i limiti assegnati. Ricordiamo anche che le convenzioni con la Chiesa cattolica prevedono l’assegnazione alle parrocchie di una somma derivante dagli oneri di urbanizzazioni. Inoltre dobbiamo sempre valutare al meglio il rapporto tra il pubblico e un soggetto privato, quale è la parrocchia. Dobbiamo dunque approfondire la situazione sia con la parrocchia che, soprattutto, con la Diocesi.

ANTONIO CANZIAN (PD) Ci siamo espressi contro il contratto di quartiere perché il rapporto complessivo tra opere pubbliche e realizzazioni private è sbilanciato. Basti pensare al manufatto che sarà realizzato davanti all’ospedale Mazzoni. Approvo le considerazioni di Regnicoli. Io credo che il consiglio comunale si deve esprimere sull’ordine del giorno: non è possibile dire rigettiamo l’ordine del giorno e poi verifichiamo, perché credo che tutto ciò conduca ad usare quei fondi per altre opere. Dire: “Poiché non sappiamo che ciò è possibile, allora non lo approviamo”, non mi sembra corretto.

MARCO REGNICOLI (L’ALVEARE) Sindaco, questi non sono oneri di urbanizzazione, ma un di più chiesto dal Comune ai privati, ovvero il 4% sulla superficie lorda vendibile che il Comune può scegliere: o da utilizzare per opere pubbliche oppure, venduto, reinvestito sempre nel quartiere. Lo scoglio resta il rapporto degli investimenti tra pubblico e privato. Io dico di approvare nelle more di tutti gli strumenti che andremo ad analizzare poi quando cercheremo di realizzarlo, in convenzione con la parrocchia. Sappiamo che l’attività formativa per i giovani è il primo investimento, e in quella parrocchia si è realizzata attività formativa a 360°, senza persino riguardare solo la religione cattolica.

In questa città occorre una rivoluzione culturale, perché è da lì che rinasce una cittadina, rinasce la voglia di fare, la voglia di impresa, quindi precludere la possibilità di realizzare un centro giovanile per avere invece un marciapiede è veramente deludente.

RANIERO ISOPI (LISTA CASTELLI) Ho detto di non votare perché non abbiamo chiaro il quadro. Guardate, io dico sempre che si sbaglia il governo quando esenta la chiesa dal pagamento di alcune imposte. E ripeto: ci sono stato nel centro di aggregazione della parrocchia, e credo che vada utilizzare sopra. Non ho neanche capito cosa significa “spazio polivalente”. Se, come comune, devo partecipare attivamente alla realizzazione di un’opera, voglio sapere al meglio cosa si andrà a realizzare. Parliamo anche dell’Informagiovani? Non c’era quasi nessuno, e in città ci sono sale lettura che sono semi-vuote.

REGNICOLI (L’ALVEARE) Oggi non decidiamo di dare dei soldi, ma di intraprendere un percorso che cercherà di farci capire se questo percorso sia perseguibile o meno.

EMIDIO TOSTI GUERRA (CAPOGRUPPO PDL) Siamo tutti d’accordo con l’importante attività condotta dalla parrocchia. Per questo presentiamo un nuovo ordine del giorno, invitiamo il sindaco a confrontarsi con la parrocchia e la Diocesi per valutare congiuntamente la possibilità che sia possibile versare a questa opera il 4% delle risorse derivanti dai privati.

CANZIAN (PD) La maggioranza non riconosce mai il benché minimo contributo della minoranza, perché quello che avete appena letto è davvero equivalente all’ordine del giorno di Regnicoli. Esprimo dispiacere per questo comportamento di preclusione nei confronti della minoranza. Speriamo che la stampa sia in grado di riportare quello che avviene in aula.

REGNICOLI (L’ALVEARE) L’ordine del giorno l’abbiamo presentato come Alveare, e sono grato che altri consiglieri di minoranza l’abbiano approvato. Penso che sia la scuola di partito del sindaco che gli impone di muoversi in certi modi. Se arriva il contributo della minoranza, cosa succede, il sindaco gli cambia due righe e afferma che la proposta sia sua.

Noi siamo di un’altra pasta, anche se il sindaco è ossessionato dall’immagine, come una primadonna di avanspettacolo. Così non si va molto avanti nella politica, lei ha tradito il nostro spirito. Voterò favorevolmente all’ordine del giorno anche se è stato modificato appena rispetto al nostro.

BASTIANI (pd) Resto contrario ad entrambi gli emendamenti, perché credo che i fondi pubblici non possono essere dato ai privati. Vivevo a Monticelli venti anni fa e conosco l’attività meritoria della parrocchia. C’è di più: L’Alveare ha approvato il contratto di quartiere ma poi intende spargere soldi per progetti a pioggia. Ad esempio la piazza attuale davanti alla scuola media di Monticelli era meglio prima, che adesso: se dobbiamo spendere i soldi così, meglio non spenderli.

Questo contratto di quartiere è una sciagura: dobbiamo prendere soldi da scempi urbanistici per creare aggregazione? Io cerco di essere coerente, oltre il mio gruppo. Monticelli nasce male, da quando venivano dati condoni ai privati per realizzare delle opere pubbliche. Da Orsini al McDonald. Io non sono più d’accordo a trattare l’urbanistica in questo modo in questa città. Qui ci sono operazioni che sono delinquenziali. Mi sono stancato. Sono contrario per tutto, penso che l’opera vada realizzata ma su tutto il resto sono contrario.

ISOPI Se nell’ordine del giorno viene aggiunta la dizione: “Opere utili all’amministrazione comunale e alla parrocchia dei Santi Simone e Giuda, voto favorevolmente”

BELLINI (pd) Al sindaco non interessano i risultati ma l’immagine di un sindaco e di una amministrazione che non ha bisogno della minoranza, anche se in realtà non è così. Questo esempio sfiora il ridicolo: si ripetono le stesse cose solo per dare un segnale effimero, cosa ci sarebbe di male nel sostenere una proposta della minoranza? Il metodo ci trova in opposizione.

D’ISIDORO ANTONIO (LISTA CANZIAN) Io non voto, siamo all’incontinenza verbale, per far passare un ordine del giorno identico, qui stiamo rasentando l’idiozia. (D’Isidori abbandona l’aula).

CASTELLI La minoranza è davvero nervosa. Addirittura vediamo che la minoranza si divide sull’ordine del giorno dell’Alveare, quindi non capisco perché noi non potremmo presentare il nostro. A Regnicoli dico che stranamente siete diventati aggressivi, non dovete diventare cattivi maestri, perché gli esponenti del suo movimento sono diventati aggressivi quasi a livello parafisico. Il suo movimento sta diventando violento.

REGNICOLI Sindaco, lei confonde la violenza verbale con la verità. Non è abituato a sentirsi dire la verità nella realtà. Noi come Alveare esprimiamo i concetti secondo la nostra verità… Se poi lei tira sempre fuori il suo rapporto con un signore, Antonio Sofia, della nostra lista per dipingerci tutti allo stesso modo. Lei enfatizza questi episodi per trarli a suo favore. Gli episodi del 25 aprile sono stati chiariti. Se dovrei descriverla partendo dal Pdl ci sarebbe da ridere. Cosa vuol dire sindaco, se poi le da fastidio la nostra attività in consiglio allora deve rispondere ai 2000 cittadini che ci hanno votato. Dico solo una cosa: la sua operazione sull’ordine del giorno è vergognosa.

VOTAZIONI DELIBERE Contrari 0, astenuti 0, favorevoli tutti.

ORDINI DEL GIORNO. 1, DI MARCO REGNICOLI Astenuti 0, contrari 23, favorevoli 8.

ORDINE DEL GIORNO 2, DELLA MAGGIORANZA Astenuti 4 (Pd), contrari 2, favorevoli 24.

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ORE 16:50 Prima di iniziare c’è una discussione tecnica illustrata con il segretario generale comunale. Il segretario Ruggieri precisa: “Il mio intervento cerca di adeguare i lavori alla nuova legge, applicata dal 10 ottobre. La legge stabilisce: su ogni proposta di deliberazione che non sia un mero atto di indirizzo deve essere sottoposto al parere del responsabile dei servizi e qualora comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economica finanziaria o sul patrimonio dell’ente, deve essere chiesto il parere della Ragioneria dell’ente’. Dunque, se la modifica non ha riflessi finanziari, ok, ma se invece hanno un riflesso sulla spesa in sede di presentazione delle delibere deve essere richiesto il parere. Quindi se non c’è il parere del dirigente dei Servizi Finanziari la delibera non può essere accolta. Per questo sarebbe opportuno presentarlo almeno 24 ore prima per ottenere il parere prima del Consiglio comunale”.

La novità suscita molte titubanze nella minoranza, intervengono Regnicoli, Pietracci, Bellini.

16:45 finalmente si inizia. Sono presenti 24 consiglieri, assente per ora il sindaco Castelli. Diversi assenti anche nelle fila dell’opposizione.

 

 


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