Dal n. 935, del 15 ottobre 2012, del nostro settimanale Riviera Oggi. In edicola tutti i lunedì.
ASCOLI PICENO – La vera eccellenza suscita emozioni forti per chi la osserva, e nasce da un talento innato. Ed è stato proprio questo il motivo ispiratore che ha disegnato la vita di Davide Scarpantonio. Nato 25 anni fa ad Ascoli Piceno e da tre trasferitosi a Roma, Scarpantonio è’ un Graphic Designer, iscritto al terzo anno dello IED di Roma(Istituto Europeo di Design), e nell’aprile scorso è riuscito a conquistare la Ferrero nella realizzazione della nuova collezione dei bicchieri della Nutella, nel contest “un buongiorno a regola d’arte”.
A quanti anni hai scoperto il tuo talento?
“Non so se si può chiamare talento. La prima volta che presi uno spray in mano fu nel 2001, a quattordici anni, insieme a dei miei coetanei, spinto da una voglia irrefrenabile di iniziare ad ampliare le mie capacità creative, passando dalla carta bianca a nuove superfici. Inizialmente, come tutti i writers, non riuscivo a gestire al meglio la bomboletta: era qualcosa di nuovo, di strano ma fantastico allo stesso tempo, e con il passare dei mesi ho perfezionato sempre più la tecnica, grazie alla sfrenata passione e al supporto del mio crew”.
E’ il tuo lavoro?
“Io sono un graphic designer da diversi anni. I graffiti sono la mia passione fin da quando ero adolescente. Purtroppo, con quest’arte di strada è difficile mantenersi, soprattutto in Italia, dato l’odio portato verso questa disciplina. Ma per fortuna abbiamo svolto parecchi lavori su commissione, sia nelle scuole che in edifici generici del centro e della periferia”.
Hai scelto Roma. Perchè?
“Vivo da quasi tre anni a San Lorenzo, un quartiere di Roma, ed essendo Roma la prima città italiana dove si sviluppò il fenomeno del graffitismo, è molto più facile esercitare la disciplina. Qui si può dipingere in molti luoghi, grazie ai diversi spazi concessi dal comune, ai diversi centri sociali e grazie anche alla grande quantità di zone degradate, dove un bel disegno, con dei bei colori, può risollevare la grigia giornata degli abitanti dei quartieri periferici”.
Quando è iniziata la tua avventura con la Nutella?
“È iniziata nel marzo scorso e arrivò a sorpresa. Ci ritrovammo a lezione con un brief Ferrero, da li ad un mese il corso si trasformò, permettendo a tutti gli studenti di concentrarsi al pieno sulle proprie idee e sullo sviluppo delle stesse, stando bene attenti a rispettare i limiti concessi per la realizzazione della nuova collection di bicchieri. Devo ringraziare principalmente Roberto Terrinoni, mio docente e supervisore, che giorno per giorno è riuscito a farmi ragionare su cosa fosse più giusto comunicare con il mio progetto”.
Cosa ne pensi delle posizioni del sindaco di Ascoli, relative alla vicenda dei writers?
“La vicenda writers ascolana è ormai cosa nota, anche perché c’è stata una vera e propria battaglia sui social networks. Ma vissuta al di fuori, mi ha fatto capire ancor di più il motivo per il quale me ne sono andato da Ascoli Piceno: città piccola, tolleranza zero, assenza di luoghi per libera espressione, repressione, politica avversa, primo cittadino impassibile, associazioni bacchettone, pensiero comune retrogrado e, in conclusione, senso del gusto artistico assente”.
“E a cosa si poteva arrivare? Ad impiccare in pubblica piazza il fenomeno del graffitismo. Sia chiaro, non voglio offendere ne difendere nessuno. Chi sbaglia paga, ma sempre più spesso “paga doppio”, senza un vero e proprio motivo. Purtroppo senza superfici e senza impulso è chiaro che gli spazi sei costretto a prenderli da solo. Anche se personalmente non ho mai toccato, o imbrattato, alcun tipo di monumento pubblico o edificio storico della mia città. Chi lo ha fatto non condivide il mio pensiero, e quindi si prenderà le proprie responsabilità”.
Copyright © 2025 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
complimenti a Scarpantonio, ma non si difendano i writer. O meglio, se la loro opera può servire ad abbellire periferie degradate… può anche andar bene, ma vedere le scritte sui monumenti fa solo rabbia.
“Purtroppo senza superfici e senza impulso è chiaro che gli spazi sei costretto a prenderli da solo.”
Per lo stesso principio allora posso rapinare una banca se non ho soldi, o prendere a schiaffi uno che mi sta antipatico?? Ma per favore…
Sono contento per te che “ce l’hai fatta” e sarai pure uno di quelli con la testa, ma se come te ce ne sono tanti, invece di sputare sulla città nella quale sei nato, impegnatevi di più ad “educare” gli altri writers, per evitare che questo mondo venga visto solo come un accozzaglia di ragazzini vandali che sporcano senza criterio monumenti e muri di privati (purtroppo 9 volte su 10 succede cosi)
Che poi neanche è vero che superfici legali su cui fare graffiti non ce ne sono. Stanno ovunque, ascoli e san benedetto comprese.
E demagogia post newyorkese. Vivesse nel brox di NyC pure pure…
Ecco, hai fatto bene ad andartene..ma anche da Roma, dall’ Italia, non mancheresti a nessuno
“La vicenda writers ascolana è ormai cosa nota, anche perché c’è stata una vera e propria battaglia sui social networks. Ma vissuta al di fuori, mi ha fatto capire ancor di più il motivo per il quale me ne sono andato da Ascoli Piceno: città piccola, tolleranza zero, assenza di luoghi per libera espressione, repressione, politica avversa, primo cittadino impassibile, associazioni bacchettone, pensiero comune retrogrado e, in conclusione, senso del gusto artistico assente”. Bene, quanta sapienza sgorga da questo tizio che per fortuna a trovato fortuna in un altra città! Ti prego non tornare più, sopravviveremo anche senza la tua arte…..egregio signor sconosciuto.
caro Giampy,
capisco la tua frustrazione nel commento. Il Piceno non è una metropoli con i pro ed i contro.
Mi pare assurdo ragionare come se lo fosse.
Se tutti quelli che pensano sia necessario cambiare, se ne vanno lasciando messaggi di questo tipo, allora non ci sarà mai speranza.
Scusami ma il tuo commento non ha alcun senso. Frustrazione! e di che, ma sai almeno cosa significa codesta parola? Se si, mi dici cosa ci azzecca con il mio commento? Mah…..
Fustazione: Delusione per il mancato appagamento di un’aspettativa.
La tua aspettativa mi sembrava fosse che Ascoli potesse essere un posto diverso da quello che hai sinistramente descritto.
Vedi ho ragione! Il tuo commento non ha alcun senso. Io sono appagatissimo della mia città, ne sono orgoglioso e non la cambierei con nessuna. Soprattutto non l’ho mai “sinistramente descritta”. Forse sei un pò confuso, rileggiti attentamente i commenti e forse capirai.