Durante la trasmissione YouRiviera Elezioni della nostra web tv, dopo 1 ora e 11 minuti (potete rivedere nel video sotto postato) tra Amedeo Ciccanti dell’Udc e Massimo Rossi, vi sono stati due momenti di contrasto (tra i tanti) sui quali ci è stata chiesta una ulteriore verifica.

“Fact checking”, si dice all’inglese. Verifica dei fatti, traduciamo.

Il primo è stato sulla Direttiva Bolkestein.

Ha detto Ciccanti (1 h, 11 min, 40 sec): “Noi ci siamo trovati in un vertice europeo al Consiglio Europeo credo del 2005 dove c’erano tutti i capi di stato del Partito Socialista e del Partito Popolare Europeo che hanno detto che questa (la Direttiva Bolkestein, ndr) era la regola. E si è legiferato in tal senso. Unanimemente, Rifondazione Comunista compresa, durante il governo Prodi, abbiamo approvato questa direttiva“.

Alle rimostranze di Rossi, Ciccanti ha detto: “La direttiva è stata recepita nel 2010, la decisione europea è stata presa durante il governo Prodi”.

Sulla Direttiva Bolkestein emergono queste informazioni: it.wikipedia.org/wiki/Direttiva_Bolkestein, “La prima votazione (del Parlamento Europeo, ndr) è stata respinta con 153 voti a favore e 486 contro, seguendo la proposta del Partito Verde Europeo e della Sinistra Europea di respingere in toto la direttiva. Il compromesso è stato approvato con 391 voti a favore, 213 contrari e 34 astenuti. Hanno votato a favore gran parte dei popolari, dei liberali e dei socialisti, con l’eccezione dei socialisti francesi. Si sono invece pronunciati contrari la maggioranza dei rappresentanti della Sinistra Europea, dei Verdi, Indipendenza/Democrazia, l’Unione per l’Europa delle nazioni“.

“La direttiva è stata definitivamente approvata da Parlamento e Consiglio (Europeo, ndr), profondamente emendata rispetto alla proposta originaria, il 12 dicembre 2006, divenendo la direttiva 2006/123/CE del 12 dicembre 2006. La direttiva è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea (L 376) il 27 dicembre 2006[1] ed è stata recepita dall’Italia mediante il decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 94 del 23 aprile 2010″.

RESPONSO: Rifondazione Comunista non votò a favore della Direttiva Bolkestein nel Parlamento Italiano mentre il partito della Sinistra Europea che contiene gli eletti di Rifondazione Comunista nel Parlamento Europeo votò contro la Direttiva Bolkestein.

Il recepimento della Direttiva avvenne nel Parlamento Italiano durante il Governo Berlusconi, nel 2010, quindi in un Parlamento dove non era presente Rifondazione Comunista.

Siamo a disposizione per eventuali integrazioni da parte di Amedeo Ciccanti e Massimo Rossi.

Presto il secondo “fact cheching” sul tema dell’avanzo primario nel bilancio dello Stato Italiano.

 


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