ASCOLI PICENO – Finito alla sbarra per aver tentato di rapinare la gioielleria Rosy, Antonio De Cesare, 36 anni, foggiano di origine ma senza fissa dimora, è stato condannato a quattro anni e tre mesi di reclusione. Due anni e mezzo, invece, per Silvano Serafini, quarantatreenne ascolano, suo complice.

Le due condanne emesse oggi, 27 febbraio, dal collegio giudicante (Giuliana Filippello, Marco Bartoli e Bruno Fedeli), erano state precedute da una richiesta di pena, da parte del Pm Carmine Pirozzoli, pari a 5 anni di reclusione per De Cesare e a e 4 anni per Serafini.

Un assalto in piena regola,  che avvenne nel tardo pomeriggio del 9 settembre del 2011 nella centralissima via Sacconi. Con la scusa di acquistare un oggetto prezioso, i due malviventi riuscirono a farsi aprire la cassaforte, rivelando solo dopo a Luciano Marinucci, titolare dell’attività, le loro reali intenzioni.

L’uomo si oppose al tentativo di rapina e uno dei due cominciò aprenderlo a calci e pugni, provocandogli contusioni e ferite, fortunatamente non gravi. Durante le percosse un altro negoziante si accorse di tutto e non esitò ad accorrere in aiuto del collega vicino, che in quel momento si trovava in balia dei due rapinatori,mettendoli così in fuga . Gli uomini della Squadra Mobile di Ascoli Piceno, riuscirono, però, a catturarli qualche giorno dopo.


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