ASCOLI PICENO – Si chiamava Romina Paradisi, 39 anni, di Tuglie, un paesino nelle vicinanze di Lecce, la giovane donna deceduta venerdì pomeriggio, poco prima delle 17.00, in un incidente stradale. L’immane tragedia è avvenuta sull’Ascoli Mare, all’altezza dello svincolo del Marino. Proprio quello dove sono tutt’ora in corso i lavori del rifacimento del manto stradale.
La vita spezzata di una giovane donna, madre di due bambini piccoli, durante una gita in moto con suo marito e con altri amici, a causa di un tragico incidente, sulle cui cause ora indagano gli inquirenti. Una Fiat Panda, con alla guida una donna di 78 anni, D.P.E., dopo essersi immessa dallo svincolo di Porta Cartara, in cui da qualche giorno vige il doppio senso di circolazione a causa dei lavori in corso, ha travolto violentemente le prime tre moto di un gruppo di una quindicina di centauri, partiti dalla Puglia e diretti in Umbria per un motoraduno.
La prima moto è riuscita ad evitare il veicolo. La seconda, invece, l’ha colpita nella parte anteriore, ma senza gravi conseguenze per il suo conducente, un 64enne di un paesino della provincia di Lecce. In sella alla terza motocicletta, un KTM di grossa cilindrata, seduta dietro al marito, R.S., 38 anni, c’era lei: Romina Paradisi. La moto si è schiantata contro la Fiat Panda, prendendola in pieno. Per la giovane mamma di Tuglie, purtroppo, non c’è stato nulla da fare, e a nulla sono valsi gli sforzi dell’equipe medica del 118, che avevano già allertato un’eliambulanza partita da Ancona. Sul posto, Carabinieri, Polizia stradale e i Vigili del Fuoco.
Al centro delle indagini, ora, i motivi che hanno causato la collisione. I veicoli coinvolti nell’incidente sono stati sequestrati e messi a disposizione del Sostituto Procuratore, Cinzia Piccioni. Iscritta nel registro degli indagati, per omicidio colposo aggravato, D.P.E., la donna alla guida della Panda.
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Non voglio imputare la causa dell’incidente alla segnaletica, ma devo dire che la stessa era molto ma molto carente. Quando si chiude per alcuni giorni uno svincolo come quello di “Ascoli Est” molto trafficato, anzi il più trafficato, penso che sarebbe stato il caso di preavvertirne la chiusura tramite i media. Tornando alla segnaletica ho rilevato che per chi proveniva da Roma, allo svincolo di “Ascoli-centro” nessun cartello avvisava che l’uscita successiva e cioè la “Ascoli-est” era chiusa; quindi alcuni potevano uscire subito anzichè dover arrivare a Maltignano; per chi proveniva da “Teramo SS.81” nessun segnale avvisava della chiusura; per chi proveniva dal Battente un solo e ripeto un solo segnale giallo, avvisava della chiusura inoltre posto anche male, quasi sulla rampa che adduce all’ingresso il quale consigliava molto genericamente di prendere lo svincolo di Maltignano senza dare altre indicazioni (per chi non è del posto dove si trova detto svincolo?); lo stesso per chi proveniva da Monticelli: un solo segnale!. Per quanto riguarda la rampa che dal Marino (luogo del sinistro in argomento) porta verso Roma non vorrei errare ma transitandovi qualche giorno fa non mi sembra di aver visto il cartello, molto importante in questo caso, di avviso del “doppio senso”; una volta imboccata la carreggiata ci si trovava la stessa ridotta ad unica corsia con dei piccoli, semplici conetti in gomma e subito dopo si entrava in galleria che per l’occasione, visto il doppio senso, si poteva anche illuminare maggiormente. Ripeto a mio modo di vedere la segnaletica era molto incompleta, e gli organi preposti al controllo (polizia stradale, carabinieri ect.ect.) avrebbero dovuto provvedere a renderla efficiente.
Torno sull’argomento in quanto su alcuni quotidiani locali oggi è stato diffuso un comunicato del Comandante della stradale il quale, visti i disagi che per un certo periodo si avranno nel percorrere il raccordo Ascoli-mare a causa dei lavori di rifacimento del manto stradale, consiglia di percorrere la S.p. Bonifica per raggiungere il mare. Certamente saranno felici le donnine che stazionano su detta arteria, ma immagino che caos nascerebbe se solo una minima parte desse ascolto a tale consiglio visto, oltretutto,che andiamo incontro al primo vero fine settimana estivo e che di conseguenza molti ascolani si riverseranno in riviera. La cosa che mi lascia perplesso è che la strada “consigliata”, la Sp. Bonifica, è una strada molto pericolosa, sconnessa, carente di un adeguata segnaletica e teatro di molti gravi incidenti. A mio modo di vedere assolutamente “sconsigliata!”. Sarebbe il caso invece, che si metta in campo più pattuglie anche motomontate, come una volta! Invece, nonostante il primo grave incidente ed altri successivi (ieri mattina ne è avvenuto uno tra lo svincolo di Castel di Lama e Maltignano; fila chilometrica in entrambi i sensi ma di pattuglie della stradale neanche l’ombra!), in questi giorni non si vedono pattuglie per vigilare sui cantieri in funzione. E pensare che a volte basta la presenza di un auto delle forze dell’ordine per rammentare agli automobilisti di avere più attenzione e rispettare la segnaletica. Tanto basterebbe per poter percorrere in questi giorni in piena sicurezza il raccordo, senza dovere intraprendere strade semi abbandonate pericolosissime.
….Ma erano così necessari questi lavori di asfaltatura?? A me l’asfalto della Superstrada mi sembrava perfetto! Mi sembra che questi incidenti, siano sì, stati generati da distrazione umana ma, conseguenza di un ulteriore sperpero di soldi nostri….
No, non penso che sia il solito “sperpero” di denaro, visto che il raccordo autostradale è l’unica strada a scorrimento veloce della provincia (a parte la A/14 che è privata), quindi deve avere sempre il manto stradale in ottime condizioni, ne va per la nostra incolumità. Non so quanti chilometri riasfalteranno ma andrebbe rinnovata tutta visto che presenta delle fenditure che si stanno allargando molto pericolose lungo tutto il tratto. Come puoi non averle viste? Mah….
…Bè.. se parliamo di incolumità….
L’ingresso per la superstrada da Castedilama verso San Benedetto è pericolosissimo, basta un attimo di distrazione e prendi l’accesso sbagliato. Infatti ci sono due ingressi con in mezzo un divieto di accesso e con una freccia blu che indica di andare a destra. Però, siccome San Benedetto del Tronto è a sinistra, il dubbio viene sempre. Perlomeno a me sì. Il divieto di accesso andrebbe messo sopra la corsia di sinistra e di grandi dimensioni oltre a mettere segnalazioni a terra e divisione della carreggiata almeno 50 metri prima di arrivare alla deviazione “equiivoca” che può costare la vita.
Secondo me a te ti ci vuole un vigile per ogni strada che prendi…