ASCOLI PICENO – Una donna di origini nigeriane e un uomo di 70 anni, imprenditore abruzzese, ma da tempo residente ad Ascoli Piceno, sono stati arrestati ieri sera, 5 agosto, dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Ascoli Piceno. Induzione e sfruttamento della prostituzione minorile ed atti sessuali, è la gravissima accusa a loro carico.

Secondo una prima ricostruzione, la donna avrebbe spinto sua figlia, una quattordicenne, a consumare un rapporto sessuale con l’anziano, in cambio di danaro. Colto in flagranza di reato, l’uomo è stato sorpreso dai militari dell’Arma completamente nudo. Un altro tentativo di violenza sarebbe avvenuto a luglio, dietro il corrispettivo di 5000 euro, fortunatamente, non consumato.

AGGIORNAMENTO DEL 7 AGOSTO:  “Non pensavo fosse minorenne”, si e’ giustificato cosi’ davanti al Gip l’imprenditore abruzzese di 73 anni arrestato dai carabinieri per aver “comperato” per 5 mila euro la figlia quattordicenne di una donna nigeriana, per fare sesso. Convalidati nella giornata del 7 agosto gli arresti dell’anziano a Teramo e quello della donna ad Ascoli Piceno.

A denunciarli era stata la giovanissima vittima.


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