ASCOLI PICENO – “Noi siamo determinati ad avere il maggior peso politico nello schieramento dei moderati”: ad affermarlo è il già assessore nonché coordinatore comunale di Forza Italia prima e del Pdl, poi, Claudio Travanti. “Nel Nuovo Centrodestra – spiega – ho ritrovato sia quei valori cattolici e liberali, sia quella moderazione ed assunzione di responsabilità politica che contraddistingueva Forza Italia prima della fusione con Alleanza Nazionale.”

“Con gli alfaniani si torna alla politica orientata al bene comune e non agli interessi personali, come purtroppo avveniva sopratutto in una ben specifica componente ex An del Popolo della Libertà. Ben noti estremisti dell’ex Movimento Sociale, dell’ex Fronte della Gioventù e dell’ex An si erano impossessati del Pdl, di fatto emarginando la costituente forzista”.

“A livello nazionale i registi sono stati personaggi come Daniela Santanché e Maurizio Gasparri, mentre localmente i responsabili dell’impossessamento sono stati in particolare Guido Castelli ed il suo fido Andrea Maria Antonini“. “Sinceramente – prosegue – ero stanco di veder violentare l’armonia politica regnante nella vecchia Forza Italia da personaggi pieni solo d’ambizione personale come l’attuale sindaco di Ascoli, Castelli. Un soggetto che si riposiziona politicamente di volta in volta secondo i propri interessi di poltrona e di carriera.”

“Lo ricordiamo qualche mese fa, cinicamente, aver voltato la faccia a Berlusconi arrivando a definirlo in diretta televisiva ad Agorà su Rai3 il “Brontosauro di Arcore”, per poi ora abbracciare totalmente le posizioni dei falchi, non prima d’aver strizzato l’occhio pure ad Alfano, tra i cui uomini vorrebbe magari ora piazzare Antonini. Ma Castelli ce lo ricordiamo pure bene quando seguiva come un cagnolino le orme di Alemanno, addirittura invitando gli ascolani a sensibilizzare i loro conoscenti e parenti romani nel 2008 a votare il marito della figlia di Rauti” continua Travanti.

“Non meno note poi sono le fusa fatte a Giorgia Meloni per poi girargli la faccia, ma infiltrare, come gli piace tanto, il partito locale di Fratelli d’Italia, retto dall’avvocato Natali, con suoi fedelissimi Marco Fioravanti e Marco Cappelli. “Francamente – sostiene – genera un po’ di tenerezza, nonché ilarità, quindi il solo pourparler dell’avvicinamento di Antonini, probabilmente davvero indirizzato da Castelli, a noi alfaniani”,

“Di certo al momento non v’è alcuna conferma sulle adesioni, ma la storia di Antonini ad Ascoli la conoscono tutti: da sempre ha frequentato gli ambienti dell’estrema destra, venendo sistematicamente eletto anche con i voti di Casa Pound. Se davvero Antonini, senza sotterfugi politici tanto cari a Castelli, volesse aderire al Ncd dovrebbe rinnegare, senza se e senza ma, il suo passato e proferire a chiare lettere la sua apertura ad una politica che, come nei fatti del Governo Letta, prevede anche le larghe intese”.

“Riguardo alla mia propensione per la candidatura dell’avvocato Davide Aliberti – conclude -, ribadisco che si tratta di una proposta alla luce del fatto che nel Ncd, come ha specificato ripetutamente Alfano, le future designazioni verranno scelte dagli iscritti e simpatizzanti, ovvero dalla base e quindi non imposte dall’alto come avveniva nel Pdl. La regola è quella di trovare accordi sul territorio. Il Ncd sarà una realtà importante ad Ascoli e provincia giacché i sondaggi ci danno tra il 9 e l’11 percento e godiamo della vicinanza di popolari e moderati sulla base di un modello federale.”


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