ASCOLI PICENO –  “Ho vissuto 24 anni ad Ascoli e poi sono andata all’Università a Perugia”. E’ l’esordio di Giovanna Vignola tornando nel capoluogo piceno dopo tanti anni.

Lei è nota per essere stata scelta dal regista Paolo Sorrentino per la parte di Dadina, la direttrice del giornale dove lavora il protagonista  Jep Gambardella (Toni Servillo). Un personaggio estremamente importante nella pellicola che ha vinto la statuetta come “Miglior film straniero” nella notte degli Oscar di Hollywood.

Nel suo ritorno sotto le Cento Torri ha voluto raccontare la sua esperienza. “Paolo Sorrentino mi ha trovato tramite l’associazione Acondroplasia Insieme per crescere Onlus, cercando una donna con le mie caratteristiche. Paolo merita molto perchè mi disse che se anche non ero abituata al set, da me voleva il massimo. Io ci ho provato.”

“Il primo ciak lo abbiamo fatto il 9 agosto 2012 su una terrazza romana. Mi sono trovata benissimo sin dall’inizio e tutti mi hanno trattata davvero benissimo. Ero la principessa del set. Ci sentiamo ancora, sopratutto con Carlo Verdone e Toni Servillo. Loro sono meravigliosi. Abbiamo molto provato con Sorrentino se le scene da girare fossero adatte anche a me, cercando di evitare qualsiasi cosa che potesse essere farsesco o ridicolo” ricorda la Vignola.  “Il mio è stato un riscatto contro tante ingiustizie subite nella vita”.

“Non volevo fare questo film e l’ho fatto pretendendo che nei titoli di coda ci sia il ringraziamento alla mia associazione”. La signora Vignola, infatti, punta molto sulla sensibilizzazione sulla cura della Acondroplasia, una malattia che fa parte delle displasie scheletriche ed è una forma di nanismo dovuta ad una mutazione del patrimonio genetico, il cromosoma 4.

“In Italia non viene fatta una ricerca perchè questa non è una malattia che porta alla morte. Si deve andare all’estero per cercare una cura”, accusa Giovanna Vignola. “La società, purtroppo non cambierà. Noi saremo sempre presi in giro. Ci chiamano nani da circo, nanerottoli.. La cattiveria c’è ancora” aggiunge, con evidente tristezza, la signora Vignola.

“Anche se mi sono state fatte tante richieste, non ho intenzione di tornare nel mondo del cinema. Me lo hanno già chiesto Federico Zampaglione e Claudia Gerini, ma ho declinato”.

Il sindaco Guido Castelli sottolinea come il Comune cercherà di avviare una campagna nelle scuole per la sensibilizzazione nella lotta alla Acondroplasia.


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