ANCONA – Tsunami sulla Regione Marche per le spese dei gruppi consiliari dal 2008 al 2012, un periodo a cavallo tra due legislature. Dopo due anni e mezzo di indagini (con un paio di richieste di proroga), la Procura di Ancona ha notificato la chiusura delle indagini a 66 indagati: hanno ricevuto un avviso di garanzia una sessantina di consiglieri regionali in carica ed ex, oltre agli addetti alla contabilità dei gruppi.
Un ciclone che non risparmia nessuno e che potrebbe ribaltare gli scenari in vista delle elezioni: tra gli indagati i presidenti di Giunta e Consiglio Gian Mario Spacca e Vittoriano Solazzi, il primo in odore di ricandidatura per il terzo mandato con la sigla Marche 2020 e un raggruppamento centrista, ma ci sono anche quasi tutta l’attuale giunta di centro sinistra, il segretario regionale del Pd Francesco Comi, l’ex vice presidente della Giunta regionale Paolo Petrini, ora deputato Pd, l’intero ufficio di presidenza del Consiglio regionale, e 23 capigruppo della legislatura presente e di quella passata, nelle varie formazioni che si sono scomposte e poi riaggregate.
Per tutti l’ipotesi di reato è di peculato o concorso in peculato, ma per l’assessore Paola Giorgi, consigliere regionale eletta con Idv, poi passata a Centro Democratico e ora con Marche 2020, si parla anche di truffa perché avrebbe dichiarato di risiedere fuori Ancona, percependo rimborsi chilometrici non dovuti. Ne escono indenni l’attuale vice presidente della Giunta Antonio Canzian (che, eletto consigliere regionale del Pd, è approdato quasi subito al governo della Regione), il consigliere regionale del Pd Letizia Bellabarba, subentrata a Petrini nel 2013 e l’assessore esterno Pietro Marcolini.
Per il resto l’inchiesta non fa sconti a nessuna forza politica nelle sue varie incarnazioni: a sinistra (Pdci, Prc fino a Ds e Pd), al centro, a destra (dal Pdl in poi), passando per i vari cespugli (Verdi). Nel mirino della Procura spese ritenute assai poco istituzionali, vagliate dalla Guardia di Finanza che ha passato al setaccio una gran mole di materiale: documenti contabili, rendiconti, ricevute, bolle, scontrini. Il quadro tracciato dagli investigatori va dalle spese per consulenze e collaborazioni, propaganda, telefonia e internet non adeguatamente documentate, a quelle del materiale per realizzare striscioni per una manifestazione, alla beneficenza fatta con i fondi dei gruppi consiliari e poi acquisto di libri e pranzi a profusione di cui non è documentato il fine istituzionale. Una tegola che incrina l’immagine del Consiglio regionale delle Marche come Assemblea “virtuosa”. Gli indagati hanno ora 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive.
Per reati che vanno dal concorso in peculato alla truffa, la procura di Ancona ha chiuso l’inchiesta sulle spese del consiglio regionale delle Marche tra il 2008 e il 2012. In queste ore sono in corso le notifiche dell’avviso di chiusura delle indagini a oltre 66 persone tra consiglieri regionali e addetti ai gruppi consiliari.
L’avviso di chiusura delle indagini per l’utilizzo dei fondi del Consiglio regionale delle Marche riguarda ”66 indagati, di cui 61 consiglieri, 23 dei quali hanno ricoperto la carica di presidente di un gruppo consiliare” afferma il comunicato diffuso dal procuratore della Repubblica di Ancona Elisabetta Melotti, titolare delle indagini. Le contestazioni ”ineriscono le annualità dal 2008 al 2012 (ottava e nona legislatura regionale)”. ”Le indagini sono state svolte dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Ancona, delegato sia da questa Autorità giudiziaria, che, per i profili contabili, dalla Procura della Corte dei Conti”. L’inchiesta era partita nell’ottobre 2012 con un ordine di esibizione della documentazione relativa alle spese di gruppi consiliari, dei singoli consiglieri regionali e dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, firmato dal procuratore Melotti e dal pm Giovanna Lebboroni.
Questo l’elenco degli indagati, così come compare nell’avviso di chiusura delle indagini: Luca Acacia Scarpetti, Francesco Acquaroli, Fabio Badiali, Stefania Benatti, Massimo Binci, Giuliano Brandoni, Ottavio Brini, Raffaele Bucciarelli, Giacomo Bugaro, Gianluca Busilacchi, Valeriano Camela, Giuseppe Canducci, Franco Capponi, Adriano Cardogna, Mirco Carloni, Guido Castelli, Graziella Ciriaci, Francesco Comi, Giancarlo D’Anna, Massimo Di Furia, Antonio D’Isidoro, Sandro Donati, Paolo Eusebi, Andrea Filippini, Elisabetta Foschi, Enzo Giancarli, Sara Giannini, Roberto Giannotti, Paola Giorgi, Dino Latini, Leonardo Lippi, Marco Luchetti, Maura Malaspina, Katia Mammoli, Enzo Marangoni, Luca Marconi, Erminio Marinelli, Francesco Massi Gentiloni Silveri, Almerino Mezzolani, Luigi Minardi, Adriana Mollaroli, Giulio Natali, Rosalba Ortenzi, Fabio Pagnotta, Pietro Enrico Parrucci, Paolo Perazzoli, Paolo Petrini, Giuseppe Pieroni, Moreno Pieroni, Fabio Pistarelli, Cesare Procaccini, Mirco Ricci, Roberto Oscar Ricci, Lidio Rocchi, Franca Romagnoli, Angelo Sciapichetti, Daniele Silvetti, Vittoriano Solazzi, Franco Sordoni, Gian Mario Spacca, Oriano Tiberi, Gino Traversini, Umberto Trenta, Luigi Viventi, Roberto Zaffini, Giovanni Zinni.
Copyright © 2023 Riviera Oggi, riproduzione riservata.
Bisogna capirli, poveracci! Ma voi potete vivere con quel poco che prendono?
Non prendono mica migliaia di euro al mese, non aspettano mica una vitalizio di 5.000 euro al mese come voi pensionati privilegiati al minimo, che cosa ci possono fare con 2.000 euro al mese per rimborsi carburanti per recarsi in Ancona? Per fortuna che hanno il treno gratis! Ma scusa perchè voi per recarvi al lavoro non prendete il rimborso benzina? Perchè parlate di privilegi? Soli i vostri datori di lavoro possono rimborsarvi pranzi,cene,libri,computer.abbonamenti telefonici,fiori per le vostre amanti,biglietti per manifestazioni di beneficenza,yogurt e chinotto, vibratori per le loro donne? Non è giusto? Lasciano le loro donne per andare a lavorare 7 giorni su 7 lontano, almeno hanno il diritto (rimborsato) di lasciargli un piccolo oggettino per soddisfarle in loro assenza!
Mi raccomando, RIVOTIAMOLI alle prossime occasioni.fanno tanti sacrifici per noi, se lo meritano!
Vergognatevi a pensare che sono dei privilegiati!
Rivotateli ancora mi raccomando alle prossime regionali nelle Marche ,non sia mai che hanno lasciato ancora qualcosa ancora da lucrare. Capito cittadini marchigiani .!!!…Non votate gli onesti come quei cittadini del m5s , morti di fame e incopetenti per gestire gli affari migliori delle Marche ,ma sopratutto sono pericolosi per la democrazia,anzi chiedete ai Renziani come il giovane Rossi del pd che di sicuro sa come fare per fermarli (renzi docet) il cambiamento delle Marche non si deve arrestare deve andare avanti anzi avanti tutta e uniti si rivince ancora . Votateli se no si dovranno cercarsi un lavoro onesto e questo e innaccettabile per dei professionisti della politica
non voto a sinistra neanche sotto tortura ma questa inchiestasta all’imminenza delle elezioni regionali mi sembra un po strana
Non so chi abbia aperto il cassetto però l’ha fatto in zona Cesarini!!! Se non l’avessimo saputo ora, ce l’avrebbero tenuto nascosto per sempre…
http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/spese-pazze-regione-marche-indagati-consiglieri-spacca-1.77590
“Una cosa resta certa, ovvero che entro la fine dell’anno comunque la Procura dovrà decidere su come procedere nell’inchiesta, cioè se procedere con la richiesta di rinvio a giudizio e di archiviazione, perché scadranno i due anni dall’avvio delle indagini. Tra le spese contestate, numerosi pranzi, trasferte, rimborsi di benzina, acquisto di libri, convegni: tutti soldi usati senza che fossero stati presentati scontrini o ricevute. Si parla di cifre che, complessivamente, ammonterebbero a 500mila euro.”
concussione? = ladri elevati alla potenza?
Vergogna Vergogna ed ancora Vergogna. Basta guardare l’elenco di ciò che è stato acquistato (rubato?) con fondi pubblici (frigoriferi, abbigliamento personale ecc) e ci renderemo conto che quando sale la rabbia non è populismo ma legittima difesa! Tutti pronti ad essere ancora votati. Speriamo che la stampa non taccia ma faccia rullare i tamburi della verità.
Perfetto: populismo=legittima difesa
Imperfetto: i rulli della stampa=utopia
Nella classifica della stampa libera, notizia di ieri, siamo scesi di 24 posti, adesso 78esimi se non sbaglio.
Noi ci tiriamo fuori ma purtroppo una rondine non fa primavera.
Almeno prima c’era la scusa che la colpa della mancata libertà di stampa in Italia era di Berlusconi!
Ora non ne parlano nemmeno e non hanno neanche un colpevole da indicare!
Siamo peggiorati e quelli che sbraitavano prima ora confermano di essere degli zerbini, tacendo!
Ogni popolo merita i politici che ha, ho 50 anni e fino a pochi anni fa sentivo in giro quando parlavo di onestà in molti mi dicevano ” che mi frega a me se rubano importante che fanno mangiare anche a me” poi è arrivata la crisi e i soldi non ci sono più, così le stesse persone che mi dicevano così adesso votano cinque stelle , dobbiamo cambiare dal basso la mentalità, vedetevi il finale del film benvenuto presidente, c è molto da imparare italiani.