ASCOLI PICENO – Il Blocco Studentesco di Ascoli esprime il proprio pensiero sull’episodio che ha visto uno studente ascolano aggredito nei giorni scorsi. Ciò ha causato molte polemiche.

“Ci troviamo costretti a rispondere alle fantasiose ricostruzioni dell’episodio avvenuto martedì mattina nei pressi dell’Its Mazzocchi, fatte dai nostri avversari politici e divulgate attraverso i media – affermano in una nota – I militanti del Blocco Studentesco si trovavano all’esterno della scuola per un volantinaggio quando uno studente si è avvicinato con fare minaccioso”.

I ragazzi del Blocco Studentesco ascolano aggiungono: “Svariate volte in passato il ragazzo si è distinto in provocazioni ai danni dei nostri militanti, non ultimi gli insulti pubblici rivolti agli esponenti della nostra lista (“merde”, “schiavi”, “manipolati”, “fate schifo”) durante la presentazione delle liste candidate al consiglio d’istituto, con annesso lancio per terra dei volantini relativi alla nostra lista, in aggiunta ad una serie di episodi divenuti ormai ordinari come strappare le locandine con i nostri programmi e cercare con ogni mezzo d’impedire la nostra propaganda”.

Ecco la versione del Blocco Studentesco: “Martedì mattina lo studente, riconoscendo il nostro responsabile locale, ha cominciato ad insultarlo per evitare il regolare svolgimento del volantinaggio. Ne è nato un alterco prima verbale e poi fisico, che sarebbe potuto rimanere nei ranghi di una normale disputa tra due giovani, invece a quanto pare c’era il bisogno di strumentalizzare politicamente la vicenda: difatti il ragazzo ha poi fatto credere di essere stato vittima di un aggressione per screditare pubblicamente il nostro movimento”.

Infine il Blocco Studentesco rivendica: Gli studenti dell’ITS Mazzocchi hanno però imparato a conoscere i metodi e le mistificazioni dei nostri avversari politici, premiando il Blocco Studentesco col 26% dei voti che ha portato all’elezione di Federico Cittadini come rappresentante d’istituto per la prima volta al “Mazzocchi”, segno definitivo che non c’è più intenzione di dare ascolto ad una sinistra studentesca e giornalistica mai scadente come oggi in città, ridotta alla calunnia pur di far parlare di sè”.


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