ASCOLI PICENO – La Commissione consiliare sanità della Regione Marche, nella seduta del 10 maggio, ha approvato la proposta della giunta regionale per l’assegnazione di 140 nuovi posti letto tra le aree vaste delle Marche.
“Il risultato è per il Piceno abbastanza sconsolante – è il commento a caldo del sindaco Guido Castelli che aggiunge – I 90 posti letto per acuti sono stati così suddivisi : 50 Area Vasta 1, 30 Area Vasta 4, 10 Area Vasta 3. Mentre per i 50 posti letto per post-acuti la ripartizione è stata la seguente: 30 Area Vasta 1, 20 Area Vasta 2″.
Il primo cittadino del capoluogo prosegue: “Mentre il Pd piceno si illude con il ‘fanta-Ospedale di Spinetoli’, Ceriscioli nella distribuzione dei posti letto tratta il Piceno a pesce in faccia. Ciò è tanto più vero se si considera che, secondo i bene informati, i 50 posti letto per l’area vasta di Pesaro sono funzionali a garantire alla città di Fano una nuova struttura privata a titolo di compensazione della perdita dell’ospedale in favore di Pesaro – afferma – Ciò a dimostrazione del fatto che al Nord della Regione è possibile fare ciò che è negato nel Sud”,
“I pazienti e i medici spazientiti del Piceno si chiedono e mi chiedono: ‘Perché a Pesaro possono convivere due ospedali uno nuovo pubblico a Pesaro e uno nuovo privato a Fano?’ – dichiara Castelli – E ancora: ‘Perché nel sud delle Marche non possiamo fare la stessa cosa?’. Noi addirittura senza aumentare i posti letto ci accontenteremmo di dividere i nostri 500 in due ospedali da 250 posti letto”.
Castelli affonda il colpo: “Sono domande che giro ai colleghi sindaci del Pd, a partire da Valerio Lucciarini che dà segni inequivocabili di ‘perdita progressiva di memoria’. Lui, a fianco a me, nel 2012 appoggiava l’ospedale unico del Piceno solo a condizione che fosse realizzato nella forma di azienda ospedaliera – conclude il sindaco – Amnesia o sudditanza nei confronti di Ceriscioli? Scegliete voi. Nel frattempo Ceriscioli ci toglie i posti letto e li attribuisce agli altri territori”.
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Sindaco questa è una battaglia che bisogna vincere senza se e senza ma. Pesaro e Fano distano 10 km e la regione gli regala due ospedali, di cui ovviamente quello pubblico nel capoluogo. Secondo loro invece noi “l’unico” ce lo dobbiamo dividere con San Benedetto che dista 30 km e che addirittura lo vorrebbe sotto casa in barba ad un qualsiasi rispetto gerarchico. La strada da seguire è quella più logica in linea con Pesaro/Fano, due ospedali: il Mazzoni, avendo una struttura valida, con investimenti trasformato di 2° livello per tutta la vallata e la zona interna della provincia, ed uno nuovo al posto dell’obsoledo, ed in posizione assurda Madonna del Soccorso, di 1° livello per la costa che vedrei bene nelle vicinanze del casello di Grottammare.