ASCOLI PICENO – Pollice verso dall’opposizione di centrosinistra verso l’Amministrazione Fioravanti per la gestione della città in questo comunque difficile 2020 a causa dell’emergenza Covid-19. Tanti i temi trattati dagli intervenuti, a partire dall’ex candidato sindaco Pietro Frenquellucci, il capogruppo consiliare Pd Francesco Ameli, il consigliere comunale e segretario comunale Pd Angelo Procaccini, gli esponenti di Articolo Uno Nello Tizzoni e Gianluigi Ferretti, Alberto Ferretti del Partito Socialista Italiano, Baldini di
“Questo anno poteva essere utilizzato per ripartire nel 2021, ma abbiamo forti dubbi al riguardo che l’Amministrazione Fioravanti abbia messo in campo iniziative per rilanciare la città – apre Pietro Frenquellucci – Siamo convinti che la coalizione che amministra Ascoli Piceno è fatta da persone che annunciano progetti e soluzioni che purtroppo non si realizzano o si realizzano in modo inadeguato. Ad esempio, sintomatica della superficialità di questa amministrazione: l’8 ottobre scorso Fioravanti ha annunciato l’impegno di Poste Italiane di riaprire l’ufficio postale di Porta Romana. Ufficio ancora chiuso e che resterà così a lungo. Un altro esempio: la trattativa con la Saba. Annunciato a spron battuto che il problema del costo dei parcheggi in centro sarebbe stato risolto, vediamo che la situazione è la stessa precedente alla campagna elettorale”.
Sulla questione dei parcheggi, Frenquellucci precisa: “E’ importante che in questa vicenda non si faccia il gioco delle tre carte: non si può promettere l’abbattimento del costo dei parcheggi scaricando sul resto della città quel costo. Se riduzione deve essere, deve essere netta, non si può scaricare quel costo sui cittadini che magari in centro non vanno”.
“Altro annuncio è quello di Corso Trieste. Si è annunciato l’inizio dei lavori di quella che è stata definita Grande Opera, invece siamo fermi e siamo invece alla necessità di individuare degli esperti per la pavimentazione di Corso Trieste – continua – Questa Amministrazione, nonostante numeri inattaccabili, è insofferente verso chi chiede risposte. Ieri in consiglio comunale il nostro capogruppo ha chiesto al sindaco una risposta specifica, per ben quattro volte, e il sindaco ha svicolato senza rispondere a questa domanda. Durante un suo intervento il sindaco ha definito un giornalista che non la pensava come lui “giornalista di partito“. E questo dà la misura di quanto sia radicata la consapevolezza democratica del primo cittadino”.
“Nel penultimo consiglio comunale l’Amministrazione ha deciso di vendere il mattatoio comunale. Ieri si è deciso di assegnare la gestione esterna della biblioteca comunale, sempre per difficoltà di gestione. Poiché questa coalizione gestisce l’Amministrazione da 25 anni, quale è stata la politica del personale in questi decenni? Ricordo la battuta di ieri di Fioravanti, ha lasciato intendere che il privato lavora e il dipendente pubblico non è così efficace. Per evitare lo spopolamento l’Amministrazione Comunale ha pensato di ridurre la Tari per tre anni: vi sembra attrattivo?”
Francesco Ameli, capogruppo Pd in consiglio comunale: “L’Amministrazione Fioravanti è in piena continuità con la giunta Castelli. Noi ci siamo opposti a Fioravanti, mentre in Forza Italia si è deciso di fare i voltagabbana appoggiando questa maggioranza dopo averli sfidati. Ad Ascoli tutto ciò che va ad intaccare interessi e poteri viene fermato: per l’Area Carbon, siamo fermi da 10 anni. Non si parla più delle iniziative edilizie. Idem per la gestione parcheggi e dei rifiuti”.
“Noi non abbiamo fatto opposizione a prescindere: ma abbiamo delle mozioni che non si discutono addirittura da giugno 2019: ad esempio l’istituzione di comitati di quartieri fu il primo nostro atto nel nuovo mandato e non se ne è mai discusso. C’è una limitazione delle prerogative democratiche. Vogliamo sapere se Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia sono d’accordo nel fare una nuova discarica nell’Alta Valle del Bretta o sulla gestione dell’acqua nella Ciip. I parcheggi erano il grande tema della campagna elettorale, ma non possiamo essere vittime dell’Amministrazione che fa video e post su Facebook in cui vanno a controllare addirittura chi fa i commenti non positivi” afferma Ameli.
Il quale poi ironizza: “Dal Grande Black al Grande Bluff. Sulla Biblioteca, ad esempio, si pensa a privatizzarla senza sapere neanche quello che ci faranno: significa essere succube degli interessi privati”.
Parla poi Angelo Procaccini, segretario comunale e consigliere comunale Partito Democratico: “Si susseguono consigli comunali dove l’unico relatore è l’assessore al Bilancio, in cui si parla solo di assestamenti di bilancio, a parte ieri l’assessore Donatella Ferretti che è stata chiamata in causa per la Biblioteca. Non ho ancora sentito la voce del 50% degli assessori della giunta. La sinistra affida al privato una volta che ha chiara e in mente l’idea, prima di esternalizzare, eventualmente, al privato”.
Procaccini torna sul tema della Sanità: “La differenza tra di noi è soprattutto sulla sanità pubblica: vediamo chi esternalizza per il bene comune e chi esternalizza affidandosi al privato. Questa sarà sempre e comunque la differenza tra noi e loro. Oggi non vediamo né le piccole cose, come l’apertura dei varchi in centro storico, né le grandi cose. Va la nostra grandissima vicinanza umana nei confronti del sindaco Fioravanti, ma ricordiamo che la giunta lo lascia solo a gestire una città che partendo dal sisma e arrivando al Covid-19 ha un bel po’ di gatte da pelare”.
“Fioravanti ha incentrato la propria campagna elettorale sulla difesa dell’ospedale di Ascoli, noi sulla difesa della salute. Il Covid ha evidenziato che Fioravanti non ha difeso il territorio dal Covid, perché noi volevamo fortemente che uno dei due ospedali consentisse di non infettarsi” conclude.
“Noi di Articolo Uno siamo felici di avervi appoggiato – afferma Nello Tizzoni – Noi un tempo avevamo l’acqua più buona d’Italia mentre abbiamo intere zone della città che vanno avanti ad acqua minerale. Pensare di privatizzare la biblioteca è assurdo, un luogo di incontro per studenti perché va privatizzato. Tutto è in stasi, niente succede, la popolazione è in calo, il lavoro è sempre meno: una tristezza assoluta. Per quanto riguarda il Covid ci siamo ritrovati ad avere due ospedali “mix”, preferivamo invece che si fosse fatto come a marzo, con un ospedale Covid e l’altro libero. Se vogliamo costruire qualcosa tra tre anni per questa città dobbiamo restare uniti”
Alberto Ferretti (Psi): “Vivo da cinquant’anni ad Ascoli, era una città in fermento industriale che stupiva. Ho notato nel tempo il depauperamento visivo della città, ben visibile dalla diminuzione degli abitanti. Noto che il centro la sera si riempie, di giorno però è vuoto.
Infine Ermenegildo Baldini della lista Territorio e Sviluppo: “Lo spopolamento di Ascoli è un fatto gravissimo. Le frazioni hanno la stessa problematica: da sempre non c’è stata mai una pianificazione territoriale seria. Purtroppo nelle frazioni ascolane i prezzi delle abitazioni sono quasi uguali a quelle del centro di Ascoli mentre nella Vallata del Tronto costano meno”.
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