ARQUATA DEL TRONTO – Arriva nelle Marche dopo le tappe in Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Umbria la quinta edizione dell’Appennino Bike Tour, la campagna sulla ciclovia di tremilacento chilometri che, dalla Liguria alla Sicilia, in un mese, attraverserà oltre trecento comuni in 44 tappe toccando 56 fra parchi e aree protette.

Organizzata da Legambiente e Vivi Appennino con Misura, la campagna ha l’obiettivo di realizzare e attrezzare un percorso ciclabile per promuovere le aree interne e i piccoli borghi italiani, attraverso una forma di turismo dolce che coniuga mobilità sostenibile, sport e scoperta del territorio.

Durante l’incontro che si svolgerà sabato 2 luglio ad Arquata in via Bucciarelli 13 dalle 12 interverranno Michele Franchi, sindaco di Arquata del Tronto, Marco Ciarulli, presidente Legambiente Marche, Sebastiano Venneridirezione nazionale Legambiente, Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino e parteciperanno associazioni e aziende del territorio.

La mattinata proseguirà con la presentazione della app CicloAppennino realizzata da Misura con oltre 300 punti di interesse, eventi e notizie, verranno premiati gli ambasciatori dell’Appennino, ovvero quelle persone che con generosità si dedicano quotidianamente alla valorizzazione del territorio e si incontreranno amministratori e aziende che lavorano e promuovono prodotti e attività locali; sarà presentata la guida ciclo turistica “Appennino Bike Tour” curata da Sebastiano Venneri edita da Mondadori, il sindaco firmerà il Manifesto per la democrazia energetica promosso da Legambiente e Kyoto Club, che chiede di superare l’attuale modello centralizzato di produzione energetica fatto da grandi impianti alimentati a combustibili fossili, inquinanti e climalteranti a favore di una produzione da fonti rinnovabili e diffusa.

Verrà premiato come ambasciatore dell’Appennino il sindaco Michele Franchi a cui verrà consegnata oltre alla fascia anche una targa per avere riorganizzato in maniera sostenibile i sistemi di mobilità in occasione della fioritura della lenticchia.

Infine si svolgerà una pedalata nel borgo alla scoperta delle bellezze del territorio.

“La Ciclovia dell’Appennino è un esempio tangibile di buona collaborazione fra volontariato, imprenditoria privata e pubblica amministrazione – dichiara Sebastiano Venneri, portavoce nazionale Legambiente -. In questi anni abbiamo lavorato con i Comuni interessati e con il Ministero per disegnare un percorso meraviglioso che tocca luoghi preziosi e fragili. Grazie al contributo di Misura, il nostro partner commerciale, siamo riusciti ad attrezzarla facendone un prodotto turistico unico per il nostro Paese e dando una risposta efficace alla domanda di cicloturismo esplosa proprio in questi anniCi auguriamo che il modello messo a punto con Appennino Bike Tour possa essere replicato da altri soggetti per moltiplicare le occasioni di vacanze in bicicletta e le opportunità di crescita dei territori”.

“È fondamentale che Appennino Bike Tour faccia di nuovo tappa ad Arquata del Tronto, come lo scorso anno, per portare l’attenzione sui nostri luoghi feriti e per promuovere un turismo sostenibile – dichiara Michele Franchi, sindaco di Arquata del Tronto – Ben vengano queste iniziative che sposiamo totalmente, ma serve equilibrio tra regole, regolamenti e strategie di sviluppo per andare nella direzione di un turismo sostenibile. Saremo i primi ad essere al vostro fianco nelle tappe che passeranno da questi territori anche nei prossimi anni, con l’obiettivo di valorizzare tutta l’area montana dei Monti Sibillini e della Laga”.

“Con l’Appennino Bike Tour rilanciamo quelle modalità di turismo che ci piace accompagnare e che vorremmo veder sviluppare in tutte le nostre aree interne – dichiara Marco Ciarulli Presidente Legambiente Marche – in un territorio che deve far fronte allo spopolamento facendo i conti tutt’oggi con le drammatiche conseguenze del sisma del 2016. Il rilancio di questi luoghi passa anche attraverso forme di turismo congeniali all’Appennino, forme di turismo resilienti e sostenibili, che abbracciano l’Appennino per la sua reale vocazione, una vocazione dolce”.

“Con la tappa ad Arquata del Tronto – ha aggiunto Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino – arriviamo in un territorio ancora ferito dal sisma del 2016. Oggi si respira un’aria di rinascita e la ciclovia sarà un volano per lo sviluppo di queste aree. Per questo stiamo procedendo con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili all’installazione della segnaletica prevista per la prossima estate: oltre millecinquecento segnali urbani ed extraurbani che identificheranno l’itinerario lungo tremilacento chilometri dalla Liguria alla Sicilia”.

Le biciclette in forza allo staff di Appennino Bike Tour sono state rigenerate grazie al lavoro dei ragazzi impiegati nella cooperativa Csapsa di Bologna, una struttura che ha l’obiettivo di formare e inserire nel mondo del lavoro soggetti vulnerabili e di salvare dalla discarica telai e componenti riutilizzabili dando loro nuova vita.

Per quanto riguarda il percorso, dopo la tappa ad Arquata del Tronto  il tour proseguirà ad Amatrice . Il 3 luglio tappa in Abruzzo a San Demetrio Ne’ Vestini  e a Caramanico Terme  e il 4 luglio a Rivisondoli . Il 5 luglio a Guardiaregia  e Pietrelcina, il 6 luglio a Guardia Lombardi  e Muro Lucano , il 7 luglio ad Abriola e Pietrapertosa , l’8 luglio a Roccanova e San Severino Lucano.

Sempre a luglio Appennino Bike Tour proseguirà la sua pedalata lungo lo Stivale facendo tappa il 13 luglio ad Orsomarso e Sant’Agata di Esaro, il 14 luglio a San Benedetto Ullano  e Aprigliano , il 15 luglio a Taverna  e Amaroni , il 16 luglio a Fabrizia  e Santa Cristina D’Aspromonte  ed il 17 luglio a Scilla. Tappa poi in Sicilia il 18 luglio a Monforte San Giorgio  e Antillo , il 19 luglio a Montalbano Elicona  e a Bronte, il 20 luglio a Capizzi  e a Petralia Sottana, per poi concludere il suo viaggio il 21 luglio ad Alia.


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