ANCONA – “La giunta regionale toglie ogni speranza di assunzione a decine di aspiranti operatori socio-sanitari inseriti nella graduatoria del concorso unificato degli enti del Servizio sanitario regionale approvata nel 2021”.

A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, a margine della risposta fornita oggi in aula dall’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini alla sua interrogazione che chiedeva di conoscere se fosse intenzione della giunta Acquaroli prorogare la suddetta graduatoria fino al 2025.

“La risposta data da Saltamartini per conto dell’intera giunta – attacca Mangialardi – è sconcertante. Egli ci dice che la responsabilità sulla mancata proroga ricade interamente sul governo nazionale e che la Regione Marche non può intervenire. Prendiamo atto che questa spiegazione contiene un severo giudizio negativo dell’assessore Saltamartini sull’operato del governo Meloni. Tuttavia, lo stesso assessore finge di non sapere che Regioni come l’Abruzzo e la Calabria, entrambe governate dal centrodestra, hanno già provveduto a prorogare queste graduatorie, esattamente nei termini che chiedeva il nostro gruppo qui nelle Marche. Inoltre, Saltamartini sembra dimenticare, ma noi no, che è stata depositata in consiglio regionale una proposta di legge del presidente del consiglio Dino Latini che chiede ugualmente un intervento della giunta regionale per assumere gli idonei inseriti nella graduatoria. Se gli uffici hanno accolto questa proposta significa evidentemente che la competenza è della Regione Marche, altrimenti sarebbe stata respinta.

“Diceva qualcuno – aggiunge il capogruppo dem – che a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca: c’è forse la volontà da parte della giunta Acquaroli di precarizzare il lavoro e i lavoratori? Di favorire i privati, il ricorso a gettonisti e all’affitto di lavoratori dalle cooperative? Questo è lo scenario che abbiamo di fronte se entro il prossimo 6 agosto, data di scadenza della graduatoria, la giunta regionale non attiverà la proroga richiesta. Decadendo quest’ultima, infatti, la Regione Marche non avrà più la possibilità di assumere operatori socio-sanitari a tempo indeterminato”.

“Con questa decisione – conclude Mangialardi – la giunta regionale fa un danno enorme sia alle persone risultate idonee al concorso, le quali rivendicano giustamente il diritto a essere assunte nelle strutture ospedaliere, sia al Sistema sanitario regionale, dato che stiamo parlando di figure professionali che, accanto al personale medico e infermieristico, svolgono attività fondamentali, specie a  sostegno dei pazienti più fragili. Tra l’altro, la carenza di questi ruoli è stata da tempo accertata. Insomma, un’altra pagina nera per la sanità marchigiana: non certo un buon viatico in vista del dibattito sul nuovo Piano Socio Sanitario che andrà in discussione in consiglio tra una settimana”.


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