ASCOLI PICENO – Si è svolta, presso la bottega del terzo settore ad Ascoli Piceno, la conferenza dal titolo “vademecuum per la sicurezza delle imprese e per le attività commerciali”.

L’evento, organizzato dalla questura di Ascoli in sinergia con la CNA Picena, è stata un’occasione di prevenzione rispetto ad un tema troppo spesso sottovalutato: quello delle truffe.

Ad aprire i lavori Roberto Stallone e Giovanni Silvestri, i quali, in assenza del sindaco Fioravanti, hanno portato i saluti istituzionali  di rito; ribadendo come, allo stato attuale, la città di travertino possa considerarsi come “un’isola felice”, tant’è il basso livello di criminalità nella città. Tuttavia – hanno precisato – il mantenimento di questo risultato non può prescindere da una prevenzione del fenomeno. La conferenza è stata tesa al raggiungimento di questo obiettivo.

A seguire l’intervento del direttore della CNA picena, Francesco Balloni, che ha dichiarato:” la sicurezza, oggi, è fondamentale per diverse ragioni, su tutte quella della prevenzione.

Quando sviluppiamo un documento di valutazione dei rischi riscontriamo un feedback positivo da parte dell’imprenditore. Vi è una voglia di capire e approfondire il fenomeno. Ciò che vogliamo fare comprendere, è che la minore circolazione del contante implica maggiori rischi. In questo caso di natura informatica”.

Al fine di sensibilizzare il pubblico è stata poi presentata la storia di Dario Pierazzoli, imprenditore, anch’egli vittima di truffa. Quest’ultimo aveva subito l’inoculazione di un malware sul suo conto bancario, grazie al quale i malviventi erano entrati in possesso del conto, senza però riuscire a trasferire il denaro.

E’ stato poi il turno del questore Giuseppe Simonelli, che ha dichiarato:” c’è un rischio evidente nel fare transizioni bancarie, specie di venerdì. I tempi sono cambiati, e questo vademecum può evitare quanto accaduto al vostro collega Pierazzoli. Chi mi ha preceduto ha parlato di Ascoli come “isola felice”. Tuttavia, affinché questa rimanga tale, è necessaria un’opera di prevenzione.

Vi chiedo, ad esempio, di portare attenzione al linguaggio non verbale e agli atteggiamenti di chi entra nella vostra attività. Attraverso alcuni segnali potreste riconoscere intenti di natura criminale.

Anche quando quest’ultimo riuscisse a compiere un furto, si potrebbe, in un secondo momento e grazie all’ausilio delle telecamere,  rintracciarlo.  Un ruolo fondamentale verrebbe giocato dai testimoni, i quali sarebbero di vitale importanza nell’ambito delle indagini.

Ciò che vi esorto a fare, è di avere alcune accortezze: formare i collaboratori, dunque no a messaggi ambigui e link sospetti, poiché da lì verrà inoculato il virus. Mentre in caso di minaccia fisica,  mantenere la freddezza: non rispondere, non provocare e prendere il numero di targa”.

Nell’occasione è stato distribuito un opuscolo, al cui interno erano contenute le istruzioni principali per difendersi dalla truffe. Da segnalare una discreta affluenza all’evento.

 


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