ROMA – Grazie all’impegno del Commissario Straordinario sisma 2016, Guido Castelli e alla preziosa collaborazione del presidente dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC), Giuseppe Busia, è stata rafforzata l’attenzione specifica e il supporto dell’ANAC per i Comuni del cratere che stanno affrontando, in un clima di collaborazione istituzionale, il banco di prova del processo di ricostruzione delle opere pubbliche lesionate o distrutte dal sisma del 2016.

Il webinar, organizzato dalla Struttura commissariale, che segue l’appuntamento precedente sull’affidamento delle progettazioni, ha interessato i nuovi “Modelli tipo uniformi” condivisi con Anac per l’affidamento, ora, dei lavori delle opere di ricostruzione pubblica delle Ordinanze 109, 129 e 137. L’incontro ha registrato una partecipazione record di oltre 400 tra tecnici comunali e sindaci dei 138 Comuni interessati dall’area del cratere, che coinvolge quattro regioni, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Hanno introdotto i lavori il Commissario Straordinario sisma 2016, Guido Castelli, e il presidente dell’Anac Giuseppe Busia. Si tratta di oltre 2 mila interventi per un importo programmato di circa due miliardi di euro.

Questo lavoro condiviso con l’Anac semplifica e rende più rapide le procedure per le attività amministrative dei partner pubblici coinvolti, fondamentali per far sì che le risorse pubbliche siano bene e presto impiegate nella ricostruzione dell’Appennino centrale – dichiara Guido Castelli Il nostro è un modello di prossimità amministrativa, per questo anche in occasione della diffusione degli atti tipo per l’affidamento lavori abbiamo aperto sul sito www.sisma2016.gov.it la possibilità di formulare richieste e domande da parte delle amministrazioni pubbliche, con un gruppo di esperti dedicato alle esigenze dei territori, per una assistenza quasi “sartoriale”. Solo con una stretta e reale collaborazione avremo modo di sviluppare il piano delle opere pubbliche con la massima tempestività possibile. Infine, mi fa molto piacere aver sentito il Presidente Busia affermare che la ricostruzione dell’Appennino centrale, anche rispetto al settore delle opere pubbliche, si stia affermando come un laboratorio di innovazione basato su una concreta collaborazione istituzionale, nel quale si stanno ‘sperimentando’ nuove soluzioni amministrative”.

Il complesso delle attività di ricostruzione delle Opere pubbliche nel cratere riguarda uno stanziamento di circa 2 miliardi di euro per un totale di oltre 2 mila interventi. Per le quattro Regioni nel corso del 2023 sono state finanziate circa mille opere per quasi un miliardo di euro, tra queste per oltre l’80% sono già state avviate le procedure di progettazione.

Il webinar promosso dalla Struttura commissariale e Anac è stato anche occasione per ricordare il nuovo termine del 31 maggio 2024 per l’affidamento dei lavori di opere di ricostruzione pubblica di importo inferiore a 5 milioni di euro, inizialmente previsto al 31 marzo, da parte dei soggetti attuatori. A stabilirlo un’Ordinanza del Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, su cui la Cabina di Coordinamento Sisma 2016 ha raggiunto l’intesa in data 28 marzo.

 


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