ASCOLI PICENO –  Pineto e Ascoli non si sono mai incontrate nella loro storia,  le due formazioni scenderanno in campo in quello che attualmente risulta un vero e proprio scontro salvezza,  domenica 27 ottobre allo stadio Pavone-Mariani, alle 17.30, nella  decima giornata del Girone B del campionato di Serie C.

La classifica. Entrambe le squadre sono in zona playout. Ascoli a otto punti, frutto di 2 vittorie, 2 pareggi e sei sconfitte, 11 gol fatti e 15 subiti. Abruzzesi anche a quota 8 punti, non vincono dal 7 settembre, unica vittoria, 5 pareggi e due sconfitte,  8 gol realizzati e 12  subiti. Il miglior marcatore del Pineto è  Bruzzaniti con 5 reti. Mister Tisci, subentrato a Cudini da due gare, non potrà contare sullo squalificato, Stefano Amadio, centrocampista d’esperienza.
Dal lato bianconero, Di Carlo senza lo squalificato Caccavo e l’infortunato Curado potrà contare sul rientrante Marsura dopo lo stop per febbre nell’ultima gara.

Intervistata sul Corriere Adriatico, la  dottoressa Barbara Rossi, Psicologa dello sport, docente e referente nazionale del settore tecnico della F.I.G.C ha spiegato che a suo modo di vedere  «La condizione psicologica, viste le condizioni di partenza, più che una causa è un sintomo, una conseguenza. Fondamentale adesso è lavorare sulle dinamiche di gruppo e sulla gestione delle emozioni. Non è una situazione facile. Si può impostare l’obiettivo sul fare un buon lavoro più che focalizzarsi sul risultato. Mettere a fuoco quali sono le caratteristiche di questa squadra e il gioco che l’allenatore vuole esprimere lavorando su questo. Deve essere fatto un lavoro sul campo mirato a migliorare la concentrazione, ma tutto l’ambiente si dovrebbe mettere in discussione. In estate l’inizio è stato difficile con molte incertezze partendo da quelle societarie con delle difficoltà iniziali attraversate dalla squadra. Ora ci vuole un ambiente che può proteggere chi va in campo. Il percorso è stato complicato, e ora non si possono addossare tutte le responsabilità ai giocatori. I giocatori sono persone che hanno sentimenti ed emozioni. Se ci si concentra solo sul risultato emerge la paura, che è un’emozione a volte anche utile perché ti fa stare più attento, ma quando è troppa è controproducente, invece i giocatori devono essere sereni anche per prendersi dei rischi in campo».

 


Copyright © 2025 Riviera Oggi, riproduzione riservata.