ASCOLI PICENO – Sono passati già 30 anni da quando quell’18 Dicembre 1994 Costantino Rozzi se ne andò.
Il Presidentissimo è rimasto nei cuori di tutti i tifosi bianconeri e di tutti gli appassionati di calcio. L’Ascoli contro la Spal, venerdì 20 dicembre alle ore 20:30 allo stadio “Del Duca” per la prima giornata di ritorno del girone B del campionato di Serie C, scenderà in campo con i calzettoni rossi in suo ricordo.
Innamoratosi del calcio, rilevò la Del Duca Ascoli nel 1968 dicendo che ne sarebbe stato il presidente per un solo anno, la storia la sanno tutti e quello che doveva essere un anno diventò una delle più belle favole del calcio italiano. Con Carletto Mazzone alla guida in 4 stagioni, l’Ascoli raggiunse la serie A nella stagione ’74-75.
Fino al 1994 quando Rozzi morì, non lasciò mai l’Ascoli collezionando quattordici campionati di Serie A, rendendola la società calcistica più blasonata delle Marche portando sotto le cento torri giocatori di grande calibro come Moro, Anastasi, Liam Brady, Bruno Giordano, Dirceu, Casagrande, Oliver Bierhoff e Walter Novellino.
In bacheca anche una Mitropa Cup e una Supercoppa di Lega Serie C1. Una finale poi persa del Torneo Anglo-Italiano contro il Notts County nel 1994/95. A Hamilton in Canada, la vittoria del torneo internazionale The Red Leaf Cup, cui parteciparono anche Botafogo, Nancy e Rangers.
Tra le frasi celebri del presidentissimo
Il calcio per noi non è soltanto un fatto sportivo. È un fatto sociale. È un fatto che rappresenta la pedina di lancio per una provincia che per troppo tempo era rimasta in disparte. Per questo faremo di tutto perché la bella favola continui.
Una volta c’era gente che non sapeva neppure dov’era Ascoli Piceno. Io sono nato e vivo qui, so che il calcio ha rappresentato un veicolo importante per la conoscenza della mia città. E allora insisto
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